Lutto: è morto Carlo Sambugaro, icona della Coumba Freida
Lutto: è morto Carlo Sambugaro, icona della Coumba Freida. Lo scrive oggi Gazzetta Matin (pag. 37).
Se n’è andato nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 settembre, a poche ore dal debutto casalingo del suo Grand Combin calcio, al quale aveva promesso che non avrebbe mancato. Carlo Sambugaro si è spento a 82 anni all’ospedale Parini di Aosta, dove era stato da poco ricoverato per un dolore addominale.
A chiarire le cause del decesso sarà l’autopsia.
Il funerale sarà celebrato mercoledì 2 ottobre alle 15 nella chiesa di Gignod; il rosario verrà recitato oggi alle 18 nella cappella di Variney.
Con Sambugaro se ne va un pezzo di storia dello sport, ma non solo, della Coumba Freida.
Classe 1942, dipendente dei gloriosi Magazzini Gatti, ha amato profondamente Variney, Gignod e tutta la vallata del Gran San Bernardo, dando vita, insieme a un altro meraviglioso personaggio come don Antonio Proment, alla Polisportiva Coumba Freide. Lo sport come palestra di vita, per far divertire i bambini e insegnare loro i valori genuini su cui costruire la propria vita.
Sambugaro ha messo sempre gli altri prima di se stesso, sia da dirigente sportivo (è stato il primo presidente dell’attuale Grand Combin) che da amministratore comunale (ha passato 10 anni dal 2000 al 2010 in Consiglio a Gignod, ricoprendo per una consigliatura il ruolo di assessore).
Uomo buono, generoso, dal carattere solare, la battuta sempre pronta, la risata profonda e coinvolgente, ha saputo farsi amare grazie a un azzeccato mix di semplicità, passione, entusiasmo e onestà.
Il ricordo
«Per i ragazzi della mia generazione è stato un secondo papà – ricorda commosso Emeric Danna, per anni bandiera del Coumba Freide -. Con don Proment ha creato il Coumba e si faceva in quattro per portarci al campo. Veniva a prenderci con la sua mitica Zaz e faceva anche più di un viaggio per spostarci tutti. È stato un organizzatore instancabile, era profondamente buono, disponibile, ha dato tutto se stesso per gli altri. Si è messo sempre a disposizione della comunità, fino a quando la salute l’ha sostenuto non si è mai tirato indietro».
Carlo Sambugaro lascia la moglie Rita Arlian e i figli Massimo e Nives.
(davide pellegrino)