Nella guida del Gambero Rosso 8 pizzerie valdostane
Nessuna eccellenza ma punteggi attorno all'80 per sette pizzerie al piatto e una al taglio; a iSaulle il punteggio più alto
Sono otto le pizzerie valdostane che Gambero Rosso recensisce con rotelle e spicchi nella guida Pizzerie d’Italia 2025 in uscita oggi.
Nessuna eccellenza ma un buon posizionamento con punteggio attorno all’80 per le pizzerie, sette ristoranti e una al taglio.
La guida 2025 recensisce 96 Tre Spicchi (per la pizza al piatto), 16 Tre Rotelle (per quelle al taglio), con ben 116 nuovi ingressi su oltre 750 insegne censite.
«Noi ricerchiamo, e premiamo, chi fa un lavoro di coerenza, chi mette al centro la personalità, le idee, una visione di lungo periodo, anche a costo di non accarezzare il trend del momento e correre qualche rischio in più» dice Pina Scozio, curatrice dell’edizione 2025 che spiega i criteri di valutazione delle 750 pizzerie censite sulle oltre 183 mila attive in Italia.
Le pizzerie valdostane recensite
Con 86 punti (71 per la pizza, 7 per il servizio e 8 per l’ambiente) e due spicchi iSaulle di località Amérique a Quart, pizzeria napoletana da tre generazioni, risulta la migliore tra le otto insegne censite in Valle d’Aosta.
Dei Saulle si segnala la Bentivoglio (fonduta di bufala allo zafferano, fiordilatte, pistacchio di Bronte, scaglie di grana, mortadella e basilico fresco) e la Campionessa (salsa di pomodorini gialli, fiordilatte, crudo di Parma,provolone del Monaco, mandorle tostate, marmellata di fichi bio e bocconcini di bufala).
Dal Fornaro del Castello, a Saint-Pierre, celebre per i suoi impasti con quattro farine diverse ottiene 82 punti (68 pizza, 7 servizio, 7 ambiente) e due spicchi.
Tra i piatti forti del Fornaro la guida suggerisce la Valdostana 2.0 (fiordilatte, erborinato Bleu d’Aoste, prosciutto crudo al Génépy e composta di fichi in agrodolce) e la Viola (vellutata di patate viola, fior di latte, porro in agrodolce, pomodorini confit e chips di patata viola).
Stesso punteggio per il Lidò di Sarre di cui la guida sottolinea il «fulcro vitale per la movida valdostana». La pizzeria del laghetto ottiene 66 per la pizza, 8 il servizio e 8 l’ambiente.
Tra le pizze imperdibile la Spaccanapoli (sugo di costine di maiale, costine,mozzarella di bufala, involtino di pizza fritto ripieno di grana e basilico).
Due spicchi e 81 punti ciascuna per le due pizzerie di Courmayeur, il Fuoripista, moderno locale dalla doppia anima, pizzeria con ristorante con cucina prevalentemente di carni (65 pizza, 8 servizio, 8 ambiente) e la centralissima Du Tunnel, con le sue pizze extralarge (67 pizza, 7 servizio, 7 ambiente).
La Macina di La Salle con le sue pizze omaggio alla tradizione italiana ottiene uno spicchio e 79 punti (63 pizza, 8 servizio, 8 ambiente).
Uno spicchio anche per la Locanda Cervino a Châtillon, con le sue pizze cotte in forno a legna con prodotti tipici d’alta montagna, che ottiene 78 punti (63 pizza, 7 servizio, 8 ambiente).
Due Rotelle, infine, per l’unica pizza al taglio recensita per la Valle d’Aosta.
Si tratta di Pizzeggiando, di via Aubert, ad Aosta di cui la guida segnala il banco ben guarnito e «l’impasto a nuvola, realizzato con lievito madre, alta idratazione e lenta maturazione, decisamente croccante alla base e soffice all’interno, mix che regala anche grande digeribilità».
Pizzeggiando ottiene 83 punti (67 pizza, 8 servizio, 8 ambiente).
(re.aostanews.it)