Canile e gattile: stanziati 1,5 milioni di euro per il triennio 2025-27
Critico il consigliere leghista Sammaritani sulla gara di appalto per la gestione, meglio «affidarla a un'associazione di volontariato
Canile e gattile: stanziati 1,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027. È quanto emerso in Consiglio regionale nella serata di giovedì 19 settembre. A chiedere conto della gara di appalto in un’interpellanza presentata dal consigliere della Lega Vallée d’Aoste Paolo Sammaritani.
La richiesta
«La Regione ha annunciato l’intenzione di procedere con gara ai sensi del Codice dei contratti pubblici e ha stanziato 1,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027. In passato, invece, la gestione della struttura era stata affidata con stipula di una convenzione diretta con un’associazione iscritta al Registro regionale delle associazioni di volontariato. Interpelliamo dunque il Governo per sapere quali siano le motivazioni che hanno portato a scegliere la procedura di affido tramite gara; se questa decisione è definitiva o se, eventualmente, si intendono rivalutare la modalità di individuazione del nuovo gestore».
La risposta
L’assessore alla Sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «rispetto al passato vi è una situazione diversa. Da una parte, sul territorio regionale si contano almeno tre associazioni animaliste, e non più una unica associazione come prima, dato sostanziale e non superabile; dall’altra, va considerata la rilevante entità economica di remunerazione del servizio (1,5 milioni di euro nel triennio), che è ampiamente superiore rispetto alle soglie di affidamento diretto dei servizi che sono di 140 mila euro».
«Dagli approfondimenti svolti è emersa la necessità di prevedere – ha proseguito l’assessore – una procedura rispettosa dei principi di accesso al mercato, quindi di concorrenza, imparzialità, non discriminazione, pubblicità, trasparenza e proporzionalità. Questo si realizza attraverso una procedura di gara aperta, ai sensi del Codice dei contratti pubblici. La Giunta, con delibera dell’agosto scorso, ha avviato tale procedura: la scelta non può quindi che essere definitiva e seguirà il suo percorso di legge tramite la Centrale unica di committenza».
La replica
Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «Dietro una scelta tecnica si maschera una scelta politica. Una circolare del Ministero della sanità del 2000 – che era stata richiamata nella delibera del 2021 di affidamento del servizio all’associazione che gestisce attualmente la struttura – prevede che le convenzioni per la gestione di canili e gattili devono essere prioritariamente concesse ad associazioni o enti aventi finalità di protezione animale. Questa è una priorità che, se si disattende, bisogna motivare; invece, la delibera di agosto scorso ha dei grossi difetti di motivazione: si dice solo che gli uffici hanno deciso di procedere secondo il Codice degli appalti. Noi riteniamo che questo affidamento potrebbe essere fatto tranquillamente ad una associazione di volontariato come attualmente è e come potrebbe essere ancora».
(re.aostanews.it)