Bluetongue: saliti a 15 i focolai attivi in Valle d’Aosta
Il dato emerso in Consiglio regionale. Marzi: «Protocollo regionale inserito tra le best practice a livello nazionale»
È salito a 15 il numero di focolai di Bluetongue attivi in Valle d’Aosta.
Il dato è emerso in consiglio regionale, alla luce delle interpellanze di Dino Planaz (Rassemblement Valdôtain) ed Erik Lavy (Lega Vallée d’Aoste), che hanno chiesto chiarimenti sulle contromisure adottate e sulla previsione di eventuali rimborsi.
Bluetongue, l’assessore: deroghe in Valle
A rispondere l’assessore alla Sanità, Carlo Marzi, che ha evidenziato come nella nostra regione siano state concesse alcune deroghe per andare incontro agli allevatori.
«In Valle ad oggi sono confermati 15 focolai – ha esordito Marzi -. La scelta di testare ogni animale da movimentare tramite test Pcr segue il principio di massima tutela ed è normale che, aumentando il numero di test, aumentino anche i focolai rilevati consentendoci di circoscriverli».
Secondo Marzi le misure di riduzione del rischio Made in VdA, però, sono diventate «bes practice a livello nazionale», tanto da consentire «la movimentazione da vivi delle specie sensibili al contagio».
Per l’assessore, «l’obiettivo è stato quello di salvaguardare l’impegno degli allevatori e delle associazioni tutelando, nel contempo, la salute degli animali – ha continuato -. I risultati attuali sono stati raggiunti grazie all’approccio molto severo che abbiamo adottato ancor prima della presenza di focolai».
Nel dettaglio, «tutte le movimentazioni per demonticazione degli animali delle specie sensibili alla Bluetongue, sia all’interno del territorio regionale, che verso il Piemonte, possono avvenire fermo restando l’obbligo di: applicare un prodotto con effetto insetto repellente almeno 48 ore prima della partenza; effettuare trattamento insetticida dei mezzi di trasporto; generare il modello 4 informatizzato; monitorare i segni clinici da parte dell’allevatore, sia prima della partenza che una volta rientrati nello stabilimento, con immediata segnalazione in caso di sospetti».
Vaccinazione di massa
La Struttura complessa Sanità animale dell’Ausl, però, stanno facendo anche altre valutazioni.
«Si sta valutando di fare ricorso alla vaccinazione massiva durante la stagione invernale, così da fornire la protezione per la prossima stagione vettoriale visto che il vaccino ha una efficacia, in termini di copertura, di circa 6 mesi ed è comunque sconsigliata in questo periodo di massima diffusione virale» ha spiegato ancora Marzi.
Rimborsi per misure di controllo
L’assessore alla Sanità ha poi spostato l’attenzione su possibili rimborsi relativi alle misure di controllo e di gestione per il contenimento dei focolai.
«Una delle misure più efficaci è il trattamento insetto repellente, che in Valle è stato reso obbligatorio nel 2024 e, a seguito di autorizzazione assessorile, viene fornito gratuitamente dall’Anaborava nell’ambito del Piano assistenza zooiatrica 2024 – ha specificato Marzi -. Per agevolare le compravendite degli animali è stata chiesta una deroga per consentire le movimentazioni all’interno della regione, che può essere applicata in caso di focolaio per positività alla Pcr da batteri o virus, rilevata dal materiale genetico, in assenza di sintomatologia clinica in atto. Il Regolamento Ue 689/2020 nel caso di sospetto o confermato focolaio da Bluetongue dispone il vincolo sanitario – e quindi il blocco delle movimentazioni di tutti gli animali – presenti nello stabilimento verso altri stabilimenti».
In Valle, però, ci sono «regole meno stringenti», che prendono in considerazione «varie situazioni per le movimentazioni intraregionali – ha spiegato ancora Marzi -. In caso di focolaio per positività con presenza di sintomatologia clinica in atto, non è autorizzata alcuna movimentazione. Il focolaio viene estinto dopo almeno 60 giorni dalla data dell’ultimo caso sospetto, anche in caso di morte o macellazione del capo sintomatico. In caso di focolaio per positività con assenza di sintomatologia, il codice stabilimento viene comunque posto in blocco di movimentazione per vincolo sanitario, ma sono autorizzate le movimentazioni intraregionali per compravendita, partecipazione a manifestazioni, fiere, battaglie, mercati e per affidi degli animali che rispettino una specifica procedura. Il focolaio viene estinto dopo 60 giorni dalla data della prima Pcr positiva, corrispondente alla data di apertura del sospetto focolaio nel Sistema informativo malattie animali. Ciò anche in caso di ulteriori positività su altri capi dello stabilimento, di morte o di macellazione del capo risultato positivo».
E proprio per i risultati ottenuti, «non si ritiene al momento necessario modificare ulteriormente questo protocollo che è stato ampiamente condiviso con l’Ausl e le associazioni di categoria».
(re.aostanews.it)