Aosta Pride, Manfrin: «via i patrocini della Consigliere di parità e di UniVdA»
Il consigliere leghista chiede alla Regione di intervenire d'imperio; l'assessore Bertschy: «nella nostra società le persone devono agire liberamente»
Aosta Pride, Manfrin: «esecrabile il patrocinio di Consigliere di parità e UniVdA».
Sulle iniziative dell’Aosta Pride campeggia il logo della Consigliera di Parità e il capogruppo della Lega VdA Andrea Manfrin punta il dito e sentenzia: «è esecrabile e vietato concedere il patrocinio a eventi che fanno propaganda politica». E chiede al Governo regionale di togliere il patrocinio.
Le contestazioni
Contesta il sostegno allo spettacolo ”Fabio Canino” della drag queen Priscilla , l’utilizzo degli spazi della Biblioteca del Quartiere Dora, per un laboratorio con la lettura di libri dedicati specificamente ai bambini da parte di una drag queen per poi scagliarsi contro lo spettacolo “Immanuel Casto: Non erano battute”.
«È il top, la presenza di Immanuel Casto è una vera chicca». E snocciola il curriculum: «Nel 2006 ha pubblicato il videoclip di Che bella la cappella, brano dai doppi sensi religioso-erotici; nel 2012 ha ideato il gioco di carte Squillo; nel 2013 ha pubblicato il secondo album in studio Freak & Chic, promosso dai singoli Tropicanal, Sexual Navigator e Sognando Cracovia; nnel giugno 2022 ha pubblicato il quarto album intitolato Malcostume che contiene anche il pregevole brano “Amore ariano”».
Il consigliere del Carroccio non ha esitato a leggere in aula stralci dei testi dalle tinte forti.Ha poi ricordato che «il consigliere di parità ha solo il compito di promuovere i principi di parità sui luoghi di lavoro. Anche l’Università è tenuta a non sostenere eventi dai fini politici».
La risposta
Nelle risposta l’assessore al Lavoro Luigi Bertschy ha detto: «La presentazione va oltre ciò che l’assessore può rispondere ma non voglio svicolare. Le persone devono agire nella piena libertà nella nostra società. Ricordo l’autonomia di azione della Consigliera di parità di cui se ne assume le responsabilità».
Da parte sua Katia Folletto ha fatto sapere all’aula: «Ho concesso il patrocinio a una manifestazione di interesse generale. Ha in programma serie di eventi culturali, musicai e letterari volti all’inclusione e alla lotta alle discriminazioni».
Ancora Bertschy: «Noi condividiamo tutto quanto rientra nelle azioni di lotta alla discriminazione. Non compete al governo regionale esprimere delle valutazioni su attività».
La replica
«Non credo di aver travalicato quello che è nell’interpellanza. Il problema è duplice. Se lei va sul sito non si capisce se il Consigliere di parità abbia dato soldi. Le funzioni del Conisigliere si limitano al mondo del lavoro ma qui di lavoro non si parla. Qualcuno fa propaganda e ottiene pure patrocinio e sostegno» ha replicato Manfrin
Rincara il consigliere leghista Simone Perron: «Chi spalanca le porte alla pedofilia e a simili eventi si rende responsabile».
(da.ch.)