Geenna: annullata senza rinvio la condanna di Salvatore Filice per tentata estorsione
I giudici hanno riqualificato il reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, dichiarando l'intervenuta prescrizione
Annullamento senza rinvio. Così ha deciso la Corte di Cassazione sulla condanna a 2 anni e 4 mesi per tentata estorsione e violazione della normativa sulle armi per Salvatore Filice, che era a processo nell’ambito dell’inchiesta Geenna. Confermati i 6 anni inflitti a Marco Fabrizio Di Donato.
Annullata senza rinvio la condanna di Salvatore Filice
Per la suprema corte la condotta di Filice (assistito dai legali Gianfranco Sapia e Luigi Colacino) non fu un tentativo di estorsione. Gli ermellini hanno riqualificato il reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone. Tale reato risulta prescritto. Di qui l’annullamento senza rinvio della condanna.
L’appello bis per Filice e Di Donato si era chiuso ad aprile.
Dichiarato inammissibile, dalla Cassazione, il ricorso di Marco Fabrizio Di Donato. Nel secondo processo torinese, era stato condannato a 6 anni di reclusione. Era stato riconosciuto colpevole, in via definitiva, di associazione mafiosa.
Nell’appello bis, per Di Donato (difeso dall’avvocato Demetrio La Cava) era invece arrivata l’assoluzione dalle accuse di estorsione per i lavori al ristorante Grotta Azzurra di Aosta e voto di scambio politico-mafioso relativo all’elezione di Monica Carcea in consiglio comunale a Saint-Pierre nel 2015.
(t.p.)