Cristina Chirichella, centrale ex capitana della Nazionale: «Sentivo di avere bisogno di nuovi stimoli»
La napoletana che si è accasata alla Prrosecco Doc Imoco Conegliano sarà una delle stelle della Courmayeur Cup
Cristina Chirichella, napoletana di origine, classe 1994, si è accasata alla Prosecco Doc Imoco Conegliano, agli ordini di coach Santarelli. La centrale ex capitana della Nazionale, dopo una decennale militanza a Novara da avversaria, va ad innervare la squadra campione d’Italia. A diciotto anni Cristina fa il suo esordio in serie A1 con la Robursport Pesaro. Una breve tappa a Ornavasso e i dieci anni a Novara, con uno scudetto, una Champions League, tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana, una WEVZA Cup e una Challenge Cup. Successi prestigiosi, partite tiratissime, spesso contro Conegliano.
Le parole di Cristina Chirichella
A pochi giorni dal quadrangolare di lusso a Courmayeur, la 30enne originaria di Napoli ha parlato a Gazzetta Matin.
Cristina, una nuova sfida con un cambio di casacca molto particolare.
«Sentivo l’esigenza di cambiare aria, di rimettermi in gioco. Cercavo nuovi stimoli e penso che la scelta di Conegliano sia la migliore. Poi vedremo come andrà la stagione, ma ci sono i presupposti perché si possa fare bene. Certo, per me sarà curioso, emotivamente, abbandonare la maglia che ho onorato per dieci anni e che è per me un pezzo di cuore per indossare quella di un’avversaria storica, contro cui ho combattuto tante battaglie, ma ora sono di Conegliano.
Cosa l’ha convinta del progetto di Conegliano?
«Il rinnovamento nella continuità. La forza di Conegliano sta nell’inserire tasselli nuovi su un’intelaiatura solida e collaudata. E poi il gioco veloce, il piacere di giocare accanto ad una fuoriclasse in regia come Asia Wolosz e di ritrovare molte compagne di Nazionale. Tornerò, anche, a giocare con Monica De Gennaro, con la quale ho condiviso i primi passi in serie A1 a Pesaro, tanti anni fa».
A trent’anni lei è nel pieno della maturazione. Sarà quindi un riferimento per le più giovani.
«Lo spero. Ce la metterò tutta con la passione che da sempre mi anima. Aggiungo che ormai nelle squadre top come Conegliano non si parla più di titolari e riserve, ma di quattordici atlete tutte competitive, al fine di affrontare tante manifestazioni e mantenere un ritmo elevato anche negli allenamenti.
Cristina Chirichella: «Non vedo l’ora di entrare al Palaverde da Pantera»
I tifosi di Conegliano sono caldi e costantemente vicini alle giocatrici. Sarà un fattore aggiuntivo?
Certo. Mi aspetto un palazzetto pieno, anche sull’onda della vittoria olimpica. Sugli spalti, l’ho notato da avversaria, ci sono molta passione, positività, energia. D’altra parte non giochiamo solo per noi stesse, ma soprattutto per il pubblico, con la società inserita perfettamente nel territorio. Non vedo l’ora di entrare al “Palaverde” da “Pantera”.
E la Nazionale…
«La Nazionale è sempre molto importante, è un onore e un orgoglio. Le porte non sono chiuse. Mi impegnerò al meglio e si vedrà».
Cristina Chirrichella: «Un antipasto a un campionato combattuto»
Intanto, si inizia con questo interessante quadrangolare.
«Sarà spettacolare, con quattro squadre forti. Un antipasto che servirà ad assaporare un campionato che si annuncia combattuto».
Per lei, un ritorno in Valle.
«Sì, sono già stata qui alcune volte, d’inverno con la neve. Mi trovo bene perché adoro la natura, ci vado a nozze, mi piace esplorare, insieme al mio cane Chichi».
(Enrico Formento Dojot)