Nus: a Lignan l’ostello diventa green con il solare termico
Per i lavori il Comune investirà 105 mila euro
Nus: a Lignan l’ostello diventa green con il solare termico. Per i lavori il Comune investirà 105 mila euro.
L’ostello di Lignan, importante struttura a servizio dei turisti che tanto in estate quando in inverno fanno visita al Vallone di Saint-Barthélemy, sarà reso energeticamente più efficiente e più rispettoso dell’ambiente grazie a un sistema solare termico per il riscaldamento dell’acqua di utilizzo sanitario in installazione entro l’inverno.
I lavori
«Posizioneremo sedici pannelli su di uno spiazzo retrostante il Planetario, con il quale essi andranno a integrarsi anche a livello paesaggistico – ricostruisce l’assessore comunale Opere pubbliche e urbanistica, Aldo Roux -. Ci occuperemo anche della sostituzione della vecchia e oramai desueta centrale termica con una caldaia a condensazione alimentata GPL di nuova generazione che permetterà un notevole risparmio energetico».
Il nuovo impianto richiederà un investimento complessivo pari a 105.487 euro, di cui però 50 mila euro coperti da finanziamenti statali destinati all’adeguamento, alla ristrutturazione e alla realizzazione di opere minori di pubblica utilità; la restante fetta di copertura economica sarà in parte stanziata da ulteriori 50 mila euro provenienti dalla Regione e integrata con 5 mila euro di avanzo di amministrazione.
«Dopo l’approvazione del progetto e il lancio della gara di appalto, dobbiamo soltanto attendere qualche giorno l’affido a una impresa così da poter iniziare i lavori già in autunno – anticipa ancora Roux -. Si tratta di interventi fondamentali per la struttura, comunque dotata di una ottima posizione che le garantisce una piena esposizione solare, perché permetterà un notevole risparmio ai gestori».A oggi l’ostello di Lignan è di proprietà del Comune di Nus ma è stato affidato per tre anni di tempo alla cooperativa Indaco.
«La nostra intenzione, qualora riuscissimo a trovare un finanziamento specifico che lo copra, sarebbe quella di provvedere a un rifacimento totale dell’edificio – annuncia Roux -. Proprio per questo abbiamo scelto di posizionare i pannelli a terra e non sul tetto, dato che il fabbricato potrebbe essere oggetto di una riqualificazione totale con sostituzione di cappotto e serramenti e ricostruzione della copertura».
(giorgia gambino)