Union valdôtaine: il movimento autonomista compie 79 anni
In occasione della ricorrenza il presidente del Mouvement Joël Farcoz lancia un appello-monito alle altre forze autonomiste, invitandole a partecipare alla costruzione della grande casa unionista
Union valdôtaine: il movimento autonomista compie 79 anni.
Il 13 settembre 1945 nasceva ad Aosta il primo movimento politico valdostano del dopoguerra. A fondarlo Maria Ida Viglino insieme ad altre 15 persone.
L’appello
In occasione della ricorrenza il presidente del Mouvement Joël Farcoz lancia un appello-monito alle altre forze autonomiste: «Se siete valdostani e avete a cuore il benessere della nostra Valle, qualunque sia il vostro passato, questo 79° anniversario deve spronarvi alla costruzione dell’Union Valdôtaine, lontano dagli estremismi e dalle sterili distrazioni provenienti dall’esterno. Per costruire insieme il futuro, dobbiamo prima concordare su quale futuro vogliamo. Non possiamo raggiungere questo obiettivo senza avvicinarci e senza dialogo».
Ricorda poi che «senza l’azione dell’Union nell’immediato dopoguerra, frutto della resistenza dei nostri villaggi e delle nostre vallate, è difficile pensare che la Valle d’Aosta avrebbe potuto riconquistare la sua autonomia, le sue lingue storiche, e la prosperità. Oggi, l’Union Valdôtaine resta il primo partito dei valdostani, forte di 11 consiglieri regionali che esprimono la pluralità del panorama politico valdostano.
Conclude Farcoz: «In vista dell’80° anniversario dell’Union Valdôtaine, il Movimento intende rafforzare i legami con i suoi aderenti attraverso le sue sezioni, organizzare convegni su temi cari ai valdostani, formare una nuova generazione di attivisti e amministratori e avvicinarsi ad altri partiti autonomisti in Italia e in Europa».
I fondatori
Erano: Severino Caveri, che sarà il primo presidente della Regione dopo le prime elezioni del 1949; Maria Ida Viglino, presidente del Comitato di Liberazione Nazionale Valdostano, che sarà l’unica donna eletta in Consiglio Valle; Ernesto Page, che con Émile Chanoux era stato uno degli estensori della Dichiarazione di Chivasso; Lino Binel, arrestato con Chanoux il 18 maggio 1943, poi deportato nel campo di Tatenfus-Baden, in Germania; Flavien Arbaney, Aimé Berthet, Luigi Berton, Roberto Berton, Amedeo Berthod, il canonico Charles Bovard, Albert Deffeyes, Paul-Alphonse Farinet, Joseph Lamastra, Félix Ollietti, nonché il canonico Jean-Joconde Stévenin.
(re.aostanews.it)