Tor des Géants: François D’Haene fa centro alla sua prima partecipazione
Il 38enne campione francese ha tagliato poco dopo le 7 il traguardo del Jardin de l’Ange di Courmayeur
François D’Haene ha vinto il Tor des Géants numero 14.
Il 38enne campione francese ha fatto centro alla sua prima partecipazione chiudendo in 69h08’32”.
D’Haene, dopo 285 chilometri a inseguire i vari leader, ha preso lo scettro del comando alla base vita di Ollomont e non l’ha più mollato.
Louis Calais, in testa per un giorno e mezzo, è entrato in crisi nel tratto del col Brison dopo Oyace.
L’atleta del Team No Limits è stato colpito da problemi gastro-intestinali e ha avuto bisogno dell’aiuto dei medici in base vita ed è ripartito soltanto 2h20’ dopo il suo arrivo, ma attualmente è fermo al punto di ristoro del rifugio Champillon.
François D’Haene fa centro alla prima partecipazione
È mancato il duello stellare con Franco Collé, ma il Tor des Géants 2024 ha regalato emozioni fino alla sua ultima notte.
François D’Haene, l’uomo più atteso, ha fatto centro, ma è stata tutt’altro che una passeggiata di salute.
Il 4 volte vincitore dell’UTMB, per la prima volta in gara su una distanza così lunga, è stato da subito costretto a inseguire.
Lui, dimostrando la stoffa e la pazienza del campione, non si è scomposto ed è rimasto concentrato sul suo ritmo.
Il lunedì è stato di sofferenza, con Louis Calais davanti a fare il ritmo, dando un’impressione di maggiore freschezza.
D’Haene non ha mollato e non è andato fuori giri e a Ollomont ha messo la freccia, superando in base vita il rivale, alle prese con problemi fisici che hanno richiesto l’assistenza medica.
Il Cannibale nato a Lilla non si è più voltato indietro e nell’ultima notte ha iniziato ad assaporare il dolce sapore del trionfo, concedendosi ai fotografi appostati al Malatrà.
François D’Haene: «Un super viaggio, ma da non fare tutti i giorni»
D’Haene ha tagliato il traguardo accompagnato dai tre figli e poi ha ricevuto il bacio della moglie.
«È stato un super viaggio, ma da non fare tutti i giorni – ha detto al microfono dello speaker Silvano Gadin (l’intervista completa a Gazzetta Matin Aosta TV sarà pubblicata più tardi) -. Gli italiani mi hanno sostenuto lungo tutto il percorso, è stato bello viverlo con la mia famiglia e i miei amici».
E dopo le interviste la festa con gli amici e l’abbraccio con Giuliano Cavallo, compagno di squadra e amico che gli ha svelato i segreti del Tor.
(d.p.)