Crisi demografica in Valle d’Aosta: – 84 residenti a Châtillon, + 12 a Ollomont, + 42 a Charvensod
I sindaci commentano i dati sulla crisi demografica che nella nostra regione, in un anno, è costata 1.123 residenti
Crisi demografica in Valle d’Aosta: – 84 residenti a Châtillon, + 12 a Ollomont, + 42 a Charvensod.
La popolazione valdostana si assottiglia sempre di più e cala, per il nono anno consecutivo.
Nell’anno 2023, la Valle d’Aosta ha perso 1.123 residenti, secondo l’Istat.
Solo in 16 Comuni il numero dei residenti ha il segno +, con variazioni di poche unità.
Fanno eccezione il comune di Charvensod, +42 residenti, quello di Champdepraz, 17 e Sarre, +39 residenti. Quart ha guadagnato 9 residenti così come Chambave.
Il piccolo Comune di Ollomont ha 12 residenti in più.
Aosta ha perso in un anno 387 residenti.
Tra i 58 Comuni che hanno visto ridursi il numero dei residenti, spicca Chatillon, -84.
Verrès perde 53 residenti, 32 residenti in meno anche a La Thuile, 41 a Gressan, 33 a Brusson, 34 a Donnas e 39 a Courmayeur.
I sindaci dei Comuni con le variazioni più significative, in rapporto alla popolazione (Charvensod per esempio ha 42 nuovi residenti, Sarre ne ha 39, ma ha una popolazione quasi doppia) commentano la situazione nei loro Comuni.
Qui Ollomont: 12 residenti in più, un piccolo significativo primato
12 residenti in più in un anno, su un totale di 170 sono un piccolo grande traguardo per Ollomont.
«Un piccolo primato che ci fa piacere.
Abbiamo nuovi residenti che hanno deciso di trasferirsi qui che arrivano dalle regioni di prossimità, Liguria, Piemonte e Lombardia – spiega il sindaco David Vevey.
Non c’è stato un particolare sviluppo edilizio negli ultimi anni, il nostro Piano regolatore non ha grandi spazi, ma sono state numerose ristrutturazioni e recupero di fabbricati già esistenti che sono diventati prima casa.
Non è un dato dell’ultimo anno, ma rispetto alla natalità abbiamo anche una decina di bambini iscritti alla scuola dell’infanzia e vista la crisi demografica ormai endemica il dato non è per niente scontato».
Qui Châtillon: 84 residenti in meno, emorragia preoccupante
L’emoraggia di 84 residenti in un solo anno preoccupa il sindaco di Châtillon Camillo Dujany.
«Un calo che dura da tanti anni e che si è acuito negli ultimi anni con una flessione significativa delle nascite – spiega il primo cittadino -.
Siamo passati da 60/70 nuovi nati a i 20/30 attuali. Non solo meno nascite, ma patiamo una concorrenza lavorativa con la Svizzera che ha indotto tante famiglie a scegliere una vita hors frontières.
La grossa disparità di salari fa la differenza e ritengo che il contraccolpo della crisi del Casinò di Saint-Vincent e della crisi turistica abbiano inciso pesantemente.
Normalmente i paesi che mantengono i servizi non hanno grosse flessioni mentre a Châtillon sta succedendo l’inverso».
42 residenti in più, un paese che ha la sua identità
I 42 nuovi residenti nell’ultimo anno fanno sorridere il sindaco di Charvensod Ronny Borbey.
«Evidentemente a Charvensod si sta bene – commenta -.
È innegabile che la nostra posizione favorevole, vicina ad Aosta sia un vantaggio.
Il Comune è ben servito a livello di servizi, le scuole fanno la loro parte e anche la parte alta del paese si sta sviluppando.
Le seconde case sono diventate prima residenza e ci sono state numerose ristrutturazioni.
Una famiglia di argentini con quattro figli ad esempio, si è trasferita qui a Charvensod.
Abbiamo mantenuto la nostra identità di paese, siamo un comune tranquillo, ben servito dai mezzi pubblici, che ha a disposizione verde e passeggiate.
Abbiamo pochi nuovi nati, ma questa è una questione socio-culturale più ampia».
(cinzia timpano)