Il lato cinese del TORX, come il CEO di Kailas ha scoperto i giganti
«IL TORX per noi è molto di più che una competizione», raccontano i vertici di Kailas. L'intervista al CEO Baggio Zhong
Il TORX parla anche cinese. E non solo perché la manifestazione attira cittadini del Dragone da diversi anni ormai, ma anche perché quest’anno il brand sportivo Kailas compare addirittura come principale sponsor della gara di ultra trail running più amata della Valle d’Aosta.
Da Canton a Courmayeur, Kailas Escape
Se ne vedono a centinaia di cinesi scorrazzare per le vie del centro di Courmayeur in questi giorni. Quest’anno forse leggermente più degli altri anni, perché la dirigenza di Kailas ha praticamente spostato per qualche giorno il quartier generale da Guangzhou, meglio conosciuta come Canton, una delle più grandi città portuali nel sud della Cina, con i suoi 15 milioni di abitanti, a Courmayeur.
Baggio Zhong, il fondatore di Kailas
Il CEO e fondatore di Kailas, Baggio Zhong, (钟承湛 Zhong Chengzhan), ingegnere e atleta di sport estremi, ha raccontato di aver scoperto il TOR attraverso il racconto di un suo caro amico, che aveva partecipato ad una delle prime edizioni della gara. Da allora, segue e sponsorizza il TOR, ma viverlo, dice, è un’altra cosa. «Avevo sempre seguito il TOR da casa, al telefono, ma essere qui è un’altra cosa – ha dichiarato a Courmayeur Zhong, poco dopo la partenza del Tor des Glaciers».
«Franco Collé è il nostro atleta preferito»
Baggio Zhong, appassionato di montagna, parapendio, motocross, e altri sport estremi, in seguito ad un incidente nel 2013 sugli sci è costretto in sedia a rotelle. Non è certo l’impedimento fisico a limitarlo nel seguire le sue passioni. È stata la prima persona in Cina a praticare e portare lo sci da seduto ed è ambasciatore di tantissime associazioni sportive tra Guangzhou e la provincia del Guandong.
«Siamo molto dispiaciuti che Franco Collé quest’anno non abbia potuto partecipare – ha commentato – ma da atleta posso dire che gli incidenti possono capitare». «Che peccato – ha , invece, commentato Nina Sun, la numero due di Kailas Escape, pechinese, ma trasferitasi a Guanzhou per Kailas -. Quest’anno avrebbe potuto fare un nuovo record. Ci auguriamo si rimetta presto».
In futuro, il TOR in Cina?
Intanto dalla Cina, centinaia di migliaia sono i cinesi che la dirigenza di Kailas si aspetta che guarderanno in streaming la gara. «La nostra audience è costituita soprattutto da corridori – ha evidenziato Nina Sun -. Chissà che in futuro si possa portare questa competizione in Cina. Qui a Courmayeur è bellissimo, ma gli spazi sono limitati».
Guarda le interviste complete a Nina Sun, numero due di Kailas e a Baggio Zhong, CEO e fondatore del brand sportivo.
(arianna papalia)