Il Presidente Mattarella: «Valle d’Aosta italianissima e legata alla Storia del Paese»
Il Presidente della Repubblica ha ricordato il caro prezzo pagato dalla nostra regione durante il Fascismo e ha ricordato il sacrificio degli Alpini durante la Prima Guerra Mondiale
Il Presidente Mattarella: «Valle d’Aosta italianissima e legata alla Storia del Paese»
«La Repubblica oggi rende omaggio alla Valle d’Aosta, omaggio al patriottismo e alla laboriosità delle genti di montagna, a 80 anni dall’avvìo del cantiere dell’autonomia».
Così, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concluso il suo intervento sul palco del Teatro Splendor, alla cerimonia organizzata per celebrare la promulgazione dei decreti luogotenziali che il 7 settembre 1945 posero le basi per la nostra autonomia.
1944, anno terribile per la Valle
Il Presidente della Repubblica ha ripercorso le pagine della Storia d’Italia e della Valle d’Aosta, cominciando dal 1944, «anno terribile per la Valle d’Aosta» e non mancando di citare il martire della Resistenza Emile Chanoux e «il movimento partigiano, fondato su radici antifasciste e che ebbe un ruolo di grande importanza per il futuro della Petite Patrie» ha detto il Presidente Mattarella.
Il contributo dei valdostani alla costituzione della Repubblica
«Siamo qui per onorare il contributo che i valdostani diedero alla costituzione della Repubblica, nonostante le decisioni infauste che nel 1959, eliminarono la provincia e declassarono la regione a circondario» ha ricordato Mattarella sottolineando «come la Valle sia stata elemento costitutivo nel divenire dell’Italia».
Il Presidente della Repubblica ha citato il contributo della Valle d’Aosta nel Risorgimento e nella Prima Guerra Mondiale, «interpretando appieno i valori della gente di montagna, terra orgogliosa custode della propria autonomia, capace di farsi ascoltare, che si è sacrificata per l’unità e libertà della Patria».
«Solide radici piantate nella Resistenza»
Il Presidente Mattarella ha parlato di «solide radici piantate nella Resistenza» citando Chanoux e Chabod e ha anche citato il duro prezzo pagato dai partigiani e dagli internati nei campi di concentramento tedeschi.
Gli interrogativi su libertà e autonomia
Mattarella ha ricordato come il Ventennio di mal governo, di oppressione politica, rovina economica e distruzione della cultura valdostana avessero portato le genti valdostane a interrogarsi su libertà e autonomia.
La Carta di Chivasso
Il Presidente ha ricordato la Carta di Chivasso, nel dicembre 1943 «dove si cominciò a progettare il futuro» e si è riferito anche al sentimento di delusione verso Casa Savoia che si riflesse nell’impietoso esito del referendum: 48 mila voti a favore della Repubblica e 15 mila a favore della monarchia.
L’impegno per la lingua francese
Il Presidente della Repubblica ha ripercorso la firma dei decreti luogotenenziali, ricordando il fervente impegno del sottosegretario Luigi Chatrian, il contributo di Severino Caveri e ha anche sottolineato come Chatrian difendesse l’uso del francese, «patrimonio e ricchezza di chi viveva in Valle e di chi era stato costretto a emigrare»
«Valle italianissima e legata alla storia d’Italia»
Indicando la Valle d’Aosta come «italianissima e legata alla Storia d’Italia, il Presidente della Repubblica ha ricordato il sacrificio degli Alpini valdostani durante la Prima Guerra Mondiale con l’unica medaglia d’oro al Valor Militare attribuita al Battaglione Aosta tra i 61 Battaglioni Alpini.
La tutela delle minoranze linguistiche
Un accenno anche alla tutela delle minoranze linguistiche, «vanto, ricchezza per la Repubblica che rafforza la democrazia».
«La Valle d’Aosta è esempio di tutela della proprie risorse, di apertura e valorizzazione della cultura, anche attraverso il polo universitario» ha detto il Presidente Mattarella.
Conclusione, tra gli applausi per «Aosta e la sua Valle, uno dei cardini del sistema delle autonomie della Repubblica alla quale la Repubblica oggi rende omaggio».
Nella foto in alto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul palco del Teatro Splendor di Aosta.
(cinzia timpano)