Aosta: tanti fedeli alla processione per il patrono San Grato
Nonostante l'anticipo delle celebrazioni per l'arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in tanti hanno voluto onorare il santo patrono della città
Tanti fedeli hanno preso parte oggi, sabato 7 settembre, alle celebrazioni per San Grato, Patrono di Aosta.
Con un cerimoniale anticipato per l’arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la messa in Cattedrale è stata celebrata alle 9, lasciando poi spazio alla consueta processione per le vie del centro storico con le reliquie del Santo.
A portarle, come sempre, alcuni rappresentanti della comunità di Fontainemore.
Fontainemore e San Grato
Ma cosa centra San Grato con Fontainemore?
Il paese della Valle del Lys, nel tempo, ha vissuto un’incessante emigrazione verso tutta Europa.
Gli spostamenti dei muratori, in particolare, avevano luogo dalla primavera all’autunno avanzato, con mete principali Francia e Svizzera.
E proprio alcuni muratori che lavoravano in Savoia riuscirono a intercettare le reliquie di San Grato, che nel 1380 erano state rubate dalla Cattedrale di Aosta.
Le riportarono così in Valle, passando attraverso la Valgrisenche, accanto al lago detto di San Grato.
In ricordo di questo avvenimento, ancora oggi, viene riservato ai muratori di Fontainemore l’onore di portare le reliquie di San Grato durante la processione ad Aosta, vestiti con il costume tradizionale.
Consolidamento delle unità parrocchiali
La volata verso San Grato era iniziata giovedì con la presentazione della Lettera Pastorale “Pellegrini di speranza, guidati dallo Spirito” da parte del Vescovo Franco Lovignana.
Lovignana ha parlato, in particolare, della necessità di consolidare le 33 unità parrocchiali che hanno assorbito le 93 parrocchie valdostane.
«Un cammino avviato lo scorso anno, in alcuni casi molto deciso in altre decisamente sonnolento» ha precisato il Vescovo, indicando come prioritaria la «costruzione delle relazioni fraterne per sconfiggere il nemico dell’anonimato».
(al.bi.)