Aosta Pride, il corpo è il tema del 2024, «abbracciamo l’unicità»
Il Comitato Pride ha presentato il ricco programma delle Pride Weeks e della parata di sabato 12 ottobre. Il presidente di Arcigay Queer VdA Gasperini: «un evento necessario, violenze omobitransfobiche all'ordine del giorno»
Aosta Pride, il corpo è il tema del 2024, «abbracciamo l’unicità».
Il Pride non è una questione della comunità queer, è una questione di tutta la comunità.
Lo ha ripetuto più volte Giulio Gasperini, presidente di Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA e portavoce del Comitato Pride, oggi pomeriggio, presentando il terzo appuntamento con Aosta Pride, le Pride Weeks dal 24 settembre all’11 ottobre e la parata di sabato 12 ottobre.
Pride necessarie, troppe violenze omobitransfobiche
Pride «necessario» secondo Gasperini «perchè le cronache che ci raccontano di violenze omobitransfobiche sono all’ordine del giorno.
Basta pensare all’approvazione della legge repressiva in Bulgaria contro gli interventi nelle scuole su temi queer, ma anche al recente episodio di Viterbo o alla legge russa che prevede il carcere per chi indossa qualcosa riconducibile ai colori dell’arcobaleno».
Il corpo, tema di Aosta Pride 2024
Il corpo è il tema di Aosta Pride 2024.
«Io corpo è un luogo che abitiamo, il corpo è la nostra casa – ha detto Gasperini – il corpo è un atto politico.
Con il nostro corpo occupiamo uno spazio e occupiamo anche spazi pubblici, relazionando con l’alterità.
Ogni corpo dovrebbe essere libero di esprimere se stesso, di essere libero di autodeterminarsi».
Il manifesto di Mattia Surroz
Il tema del corpo è celebrato nel manifesto di Aosta Pride 2024 disegnato dal fumettista valdostano di fama internazionale Mattia Surroz.
Corpi diversi che si abbracciano sotto lo slogan ‘Abbracciamo l’unicità’.
L’assessora Forcellati: «diverse sfumature e gioia di esserci»
«Il Pride del primo anno è stata quasi una scommessa – ha commentato l’assessora alle Pari Opportunità Clotilde Forcellati.
Non vogliamo imporre né condizionare il pensiero di nessuno ma offrire e condividere un percorso.
Un percorso fatto di diverse sfumature di colore e fatto di gioia nel partecipare con un tema bellissimo: il corpo. Il corpo attraverso il quale noi possiamo parlare all’altro; talvolta lo nascondiamo con vestiti e orpelli che non ci rappresentano.
Il mio augurio è di sentire quel corpo, sentirci bene il quel corpo che abitiamo e portarlo con piacere e orgoglio» conclude l’assessora Forcellati.
Il sostegno del Celva
Il sindaco di Charvensod Ronny Borbey è intervenuto insieme alla collega di Aymavilles Loredana Petey in rappresentanza del Celva: «rappresentiamo 74 Comunità, piccole e grandi.
Mi hanno colpito l’immagine e lo slogan dell’Aosta Pride 2024: corpi nudi che si intrecciano, che cercano l’unione e tre altri corpi che guardano. Il corpo è sì un contenitore ma è anche lo strumento attraverso il quale ci esprimiamo» conclude Borbey.
Il sindaco di Aosta: «abbattiamo barriere obsolete»
Il sindaco di Aosta Gianni Nuti ha parlato di felicità superficiale e felicità profonda, «quella dove non si è mai soli e che guarda a un obiettivo, che ci fa chiudere gli occhi in pace per aver fatto qualcosa nel segno della giustizia».
Il primo cittadino di Aosta ha parlato di disumanizzazione dell’essere umano, riferendosi a chi non può essere se stesso.
La comunità deve valorizzare la piena concordanza tra i propri sentimenti ed è dovere dell’amministrazione lavorare per la promozione delle singole personalità.
Nuti ha parlato dell’immagine offerta da Mattia Surroz «che rappresenta colori e modi di abbracciarsi e unicità. Il mio augurio è che la collettività sia matura per accogliere questi temi, perchè non siano divisivi e siano affrontati senza preconcetti, abbattendo barriere obsolete».
Il messaggio di libertà di Raffaella Carrà
Il sindaco di Aosta ha fatto un accenno alla figura di Raffaella Carrà «icona della mia giovinezza che ha saputo mandare straordinari messaggi di libertà in modo creativo e penetrante».
La rassegna culturale
Gasperini ha poi passato in rassegna i tanti appuntamenti delle Pride Weeks che si apriranno martedì 24 con la mostra ‘Golden Rainbow’ che racconta il coraggio dei rifugiati LGBTQIA+ attraverso gli scatti del fotografo Salvatore Giò Gagliano. (saletta via Xavier de Maistre).
Il tributo a Raffaella Carrà
Tra i tanti appuntamenti, la commedia tributo a Raffaella Carrà e alle sue canzoni, scritta e interpretata da Fabio Canino (venerdì 27 settembre, ore 21 teatro Giacosa).
Luca Trapanese, il papà di Alba
Lunedì 30 sarà ospite ad Aosta Luca Trapanese, il papà di Alba per presentare il suo romanzo ‘Non chiedermi chi sono’ (ore 21, spazio Plus).
Lavoro e diritti
Si affronterà il tema del lavoro mercoledì 2 ottobre (con Vitto Pascale e Sandro Gallittu, salone Cgil ore 18) mentre il giorno seguente, appuntameto con i cortometraggi con la collaborazione del Festival Orlando di Bergamo.
Tre appuntamenti con Cristina Cassese
Tre gli appuntamenti con l’antropologa Cristina Cassese e presenterà il suo libro ‘Il bello che piace’ (venerdì 4 ottobre, bocciofila quartiere Cogne) e terrà due laboratori (sabato 5 ottobre) per bambini 6-10 anni e per ragazzi 11-14.
Si parla di grassofobia
Alla sede del CSV, si parlerà si grassofobia domenica 6 ottobre con le attiviste Valentina Quattrocchi e Sabrina Russo del Collettivo Grass*.
Gender nella storia, una conferenza
Ci sarà anche una conferenza con la storica Laura Schettini che parlerà di ideologie gender nella storia nella conferenza organizzata con UniVdA e Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta.
Colori, striscioni e cartelli
Pimp my pride mercoledì 9 ottobre, serata all’insegna del colore per preparare cartelli e striscioni per la parata.
Docufilm Orlando, ma biographie politique
Il secondo appuntamento con il grande schermo sarà dedicato a “Orlando, ma biographie politique”, docu-film del regista e filosofo Paul Preciado, che verrà proiettato presso la Biblioteca Ida Desandré, giovedì 10 ottobre alle 21.
Il monologo di Immanuel Casto
Venerdì 11 ottobre chiuderà il calendario degli eventi culturali uno degli ospiti più attesi di quest’anno, che aprirà proprio ad Aosta il suo tour autunnale: Immanuel Casto, per la prima volta in Valle, con Non erano battute, un monologo meta-comico che sviluppa i temi della comunicazione spesso affrontati dall’artista sui suoi canali social.
La parata sabato 12 ottobre
Nuovo percorso per la parata che sabato 12 ottobre, alle 14.30, partirà da piazza della Repubblica per concludersi in piazza Chanoux, dopo aver attraversato il quartiere Cogne, corto Battaglione e via Festaz.
Sul carro saliranno Cristina Prenestina e i performer di Latte Fresco.
Due anni fa, alla prima storica parata di Aosta Pride parteciparono circa 4 mila persone.
L’amministrazione comunale contribuisce agli eventi di Aosta Pride 2024 «investendo 10 mila euro» precisa l’assessora alle Pari Opportunità Clotilde Forcellati.
Come partecipare
Tutti gli eventi delle Pride Weeks e la parata sono a ingresso libero. Per alcuni spettacoli è obbligatoria la prenotazione. Il dettaglio degli appuntamenti e per prenotare, sito www.aostapride.it
Nella foto in alto, la presentazione di Aosta Pride 2024: da sinistra, Giulio Gasperini, Clotilde Forcellati, Gianni Nuti e Ronny Borbey.
(re.aostanews.it)