Rispuntano le scritte sessiste sull’auto dei coscritti
'Ti monto che ti smonto' fa bella mostra di sé sull'auto dei neo diciottenni a Saint-Oyen e il consigliere regionale Manfrin scrive 'Evviva i coscritti'; il Pd reagisce: «indignati e sconcertati per le parole espresse dal consigliere»
Rispuntano le scritte sessiste sull’auto dei coscritti. Finite nel mirino della consigliera di Pcp Chiara Minelli nell’ottobre del 2023, sono ricomparse sull’auto dei neo diciottenni a Saint-Oyen. Plaude il capogruppo della Lega VdA Andrea Manfrin.
Un anno fa a farle rimuovere ci pensò la Questura. I ragazzi avevano obbedito, rimuovendo la scritta ‘Ti monto che ti smonto’, ma gli agenti avevano avuto la netta impressione che di fronte alla perentoria richiesta fossero rimasti basiti, praticamente inconsapevoli della gravità del loro comportamento.
Il plauso
Commenta il consigliere regionale Andrea Manfrin (Lega VdA) che sulla sua pagina Facebook scrive: «Con enorme soddisfazione la scritta che aveva sollevato così tanto scalpore tra le femministe nostrane al punto da denunciarle alla Questura, fa ancora bella mostra sull’auto dei coscritti, oggi a Saint-Oyen. Una piccola grande soddisfazione ed una grande vittoria contro l’ideologia woke. Viva i coscritti!».
Pd, la reazione
«Come Partito democratico esprimiamo indignazione e sconcerto per le parole espresse dal consigliere regionale Andrea Manfrin. Un rappresentante delle istituzioni non può avvallare un linguaggio sessista e violento. Non possiamo accettare le parole utilizzate dal consigliere della Lega, che ledono la libertà e i diritti di ogni donna» scrive in una nota il partito.
Aggiunge: «Le parole che compaiono sulle macchine di coloro che festeggiano i coscritti sono oscene e non degne di un Paese civile, è passato un anno dall’ultima volta e purtroppo non è cambiato nulla! Questo dimostra che serve più che mai un lavoro importante da fare con le nuove generazioni e le loro famiglie. L’educazione all’affettività nelle scuole può essere un punto di partenza, ma si deve iniziare e si deve iniziare subito».
«Anche come Donne Democratiche non possiamo che essere indignate dalle parole espresse dal consigliere Manfrin sui social. Auspichiamo che questi fatti non si replichino più, perché la dignità delle donne non può essere lesa in questo modo, soprattutto da parte dei rappresentanti delle Istituzioni» dichiarano Clotilde Forcellati e Lorella Verrastro, delegata nazionale e portavoce per la Valle d’Aosta nella Conferenza delle Donne Democratiche.
Rete civica
«Far passare espressioni come quelle viste sulle auto dei coscritti di Saint-Oyen e Quart una banale goliardia, è sbagliato e pericoloso: sono termini e frasi che instillano o consolidano nella mente di un ragazzo l’idea che le donne siano da schernire, usare, dominare, sottomettere. Un atteggiamento purtroppo ancora molto – troppo – diffuso, che non deve essere alimentato in alcun modo, ma al contrario va contrastato con fermezza da ognuno di noi, soprattutto se ricopre una carica pubblica» scrive in una nota Rete civica.
(re.aostanews.it)