Sanità, VdA Aperta: «dati da fare accapponare la pelle»
È la denuncia del movimento civico Valle d'Aosta Aperta alla luce degli indicatori diffusi da Agenas che colloca la Valle d'Aosta agli ultimi posti per i Livelli essenziali di assistenza
Sanità, VdA Aperta: «dati da fare accapponare la pelle». È la denuncia del movimento civico Valle d’Aosta Aperta alla luce degli indicatori diffusi da Agenas che colloca la Valle d’Aosta agli ultimi posti per i Livelli essenziali di assistenza
Scrive: «Sono dati da far accapponare la pelle e da creare un terremoto nel governo regionale quelli pubblicati da Youtrend e riferiti ai monitoraggi di Agenas in merito al sistema sanitario valdostano: non solo si conferma un andamento decisamente negativo, ma la nostra regione risulta la peggiore d’Italia se prendiamo in considerazione tutte e tre le voci analizzate: la medicina territoriale, quella ospedaliera e la prevenzione.Un trend, quello della sanità valdostana, in caduta libera dai tempi ancora vicini ma del tutto rimossi del Covid 19».
Affidato uno studio
Prosegue la nota: «Ora la Regione ha deciso di affidare l’analisi e la valutazione delle performance dei Lea alla Fondazione Gimbe ovvero quella stessa Fondazione che l’assessore alla Sanità sminuiva ricordando essere ‘una fondazione privata che dei dati può fare quello che ritiene più opportuno’. Un incarico questo che sembra più volto a dimostrare che tutto funziona bene che non ad analizzare le problematiche che emergono e che dovrebbero essere affrontate».
Valle d’Aosta aperta conclude invitando la popolazione a sottoscrivere la richiesta di referendum consultivo contro l’autonomia differenziata perché «non resta che precipitarsi a dire no a chi crede che spaccare l’Italia e affidare alle Regioni la gestione di ambiti delicatissimi, quali la salute e l’istruzione sia la soluzione».
(re.aostanews.it)