Bluetongue, otto possibili focolai in Valle d’Aosta
Dopo la sospensione dell'eliminatoria delle Batailles des chèvres ad Arnad per il focolaio scoppiato a Settimo Vittone, emergono possibili casi nella nostra regione
La Bluetongue potrebbe essere diffusa anche in Valle d’Aosta. Otto i sospetti focolai.
Dopo il caso scoppiato sabato 24 agosto, che ha portato alla sospensione della terza eliminatoria estiva del 27° Concours régional Batailles des chèvres, ad Arnad, per la scoperta di un focolaio nel comune di Settimo Vittone, la questione sembra allargarsi.
Bluetongue, otto possibili focolai in Valle
In base a quanto dichiarato all’Ansa da Enrica Muraro, veterinario regionale, dirigente della struttura Prevenzione, sanità pubblica, veterinaria e sicurezza alimentare dell’assessorato alla Sanità, la questione Bluetongue (malattia infettiva dei ruminanti non trasmissibile all’uomo) potrebbe essere sbarcata anche nella nostra regione.
«Attualmente è presente ai confini con la Valle d’Aosta un solo focolaio confermato di Bluetongue a Settimo Vittone. Sono altresì presenti nella nostra regione otto sospetti focolai in diversi comuni della bassa e media valle. Questi ultimi devono ancora essere confermati dal laboratorio nazionale di referenza di Teramo».
Bluetongue monitoraggio serrato
Insomma, l’allerta è alta in Valle d’Aosta.
«Continua l’opera di monitoraggio e prevenzione che ha caratterizzato fin da subito le azioni dei servizi veterinari» aggiunge Enrica Murato, che ricorda però anche un aspetto.
Tutte le specie di ruminanti, infatti, sono recettive alla malattia, ma il virus, che viene trasmesso da moscerini, colpisce principalmente gli ovini.
Questi riscontrerebbero una sintomatologia molto pericolosa, fatta di ulcere in bocca, febbre alta e difficoltà respiratorie.
Per quanto riguarda i bovini, invece, la malattia può presentarsi in maniera più o meno evidente.
Fatto, questo, che rende i bovini un possibile serbatoio di virus che causano la Bluteongue.
(re.aostanews.it)