Referendum Autonomia, Comitato promotore valdostano: «governo fascista, votate contro»
Il centrodestra insorge contro il volantino apparso sulla bacheca sindacale intranet della Regione autonoma Valle d'Aosta
Referendum Autonomia, Comitato promotore valdostano: «governo fascista, votate contro». E il centrodestra insorge.
La replica
Tra i firmatari la Uil che getta acqua sul fuoco: «Nessuno mette in discussione l’operato del governo regionale e i componenti del Consiglio Valle» fa sapere la segretaria Ramira Bizzotto.
Volantino nel ciclone
Il volantino, che promuove il no all’autonomia differenziata, finisce sulla bacheca sindacale intranet della Regione autonoma Valle d’Aosta e balza agli occhi del capogruppo della Lega Vallée d’Aoste Andrea Manfrin che punta il dito contro il capoverso «Dire no alll’autonomia differenziata significa difendere la Costituzione nata dall’antifascimo come lotta e come valore, che i fascisti oggi al governo vogliono smantellare».
Contesta Manfrin: «Oltre alla evidente inopportunità quella di definire fascista chi oggi al Governo non fa altro che applicare la Costituzione, tra l’altro con un articolo, quello dell’autonomia differenziata fortemente voluto dalla sinistra, evidenzia una matrice politica ben precisa».
Reclama: «ora chi ha firmato questo manifesto, fra cui partiti al governo in Regione e associazioni che si definiscono apolitiche ma evidentemente non lo sono, dovrà rispondere di quanto ha deliberatamente non solo scritto, ma anche diffuso su un canale ufficiale della Regione Autonoma Valle D’Aosta che è destinato a tutt’altro scopo».
Legittimo utilizzare intranet
Sull’utilizzo del canale intranet regionale Bizzotto chiarisce: «Noi possiamo utilizzare la bacheca sindacale per informare i lavoratori circa le iniziative promosse a livello nazionale».
Rincara Zucchi
Per il presidente di Fratelli d’Italia Alberto Zucchi: «è incredibile che si utilizzi la bacheca riservata ai comunicati sindacali con interventi di evidente carattere politico fazioso da parte di chi dimentica che questa riforma è il completamento di quanto voluto proprio dalla sinistra fin dal lontano 2001 con la riforma del titolo V della Costituzione con il governo Amato sostenuto dall’Ulivo».
Rincara Zucchi: «definire “ fascisti al governo” gli esponenti dei Partiti di centrodestra eletti in libere elezioni dimostra lo spirito antidemocratico di chi vorrebbe stare al potere indipendentemente dai voti sulla base di una autoreferenziale convinzione di superiorità che loro, i sinistri, presumono di avere e che fortunatamente non hanno per la maggioranza degli italiani».
Per Zucchi il governo regionale «deve intervenire immediatamente per far rimuovere da una bacheca sindacale che raggiunge tutti i dipendenti pubblici indistintamente un messaggio politico ingiurioso e di parte».
(re.aostanews.it)