“Cactus Hotel” vince lo Stambecco d’Oro al 27° Gran Paradiso Film Festival
Si è chiuso ieri sera, lunedì 12 agosto, a Cogne, il 27° Gran Paradiso Film Festival che ha registrato quasi 16 mila presenze, +56% rispetto all'edizione 2023; Couleurs vince il CortoNatura
Va a Cactus Hotel, del tedesco Yann Sochaczewski, lo Stambecco d’Oro del Gran Paradiso Film Festival.
La 27ª edizione del festival si è chiusa ieri sera, lunedì 12 agosto, Cogne, con la cerimonia di premiazione alla Maison de la Grivola.
Un festival in crescita
Nonostante la riorganizzazione totale dell’ultimo minuto, a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito Cogne, il Festival ha riscosso un successo inimmaginabile alla vigilia, con poco meno di 16 mila presenze, tra gli spettatori fisici alle proiezioni e agli eventi, e quelli online.
Numeri che superano del 56% quelli dello scorso anno.
Una partecipazione testimoniata anche dal pubblico coinvolto nella speciale Giuria – oltre 600 iscritti – nelle 22 giornate di Festival, itinerante in tutti i sette comuni del Gran Paradiso.
I vincitori
Grande l’emozione del tedesco Yann Sochaczewski, autore del film vincitore, Cactus Hotel.
Il regista ha messo d’accordo adulti, bambini ed esperti, vincendo i premi Stambecco d’Oro, Stambecco d’Oro Junior e il miglior lungometraggio per la Giuria Tecnica.
Un film originale e divertente che ruota intorno ad un grande esemplare di saguaro nel deserto di Sonora, nel sud dell’Arizona, seguendo la vita frenetica ed esilarante degli ospiti di questo vivacissimo ritrovo, nei loro check-in e check-out, incontri e scontri a tutte le ore del giorno e della notte. Una pellicola che ci insegna molto sulla vita e sulla biodiversità di un luogo – il deserto – solo all’apparenza poco animato.
Il miglior cortometraggio in gara per CortoNatura è del regista e illustratore Dominique Mertens, che con Couleurs ha vinto anche il premio della giuria tecnica per il miglior cortometraggio.
La giuria tecnica ha anche attribuito due menzioni speciali: al lungometraggio Silverback di Miles Blayden-Ryall, il cui protagonista, Vianet Djenguet era presente al castello di Aymavilles durante la prima settimana di Festival, e al cortometraggio Vincent, di Francesco Rey e Noemi Pisano, con la storia del giovane allevatore di Jovençan Vincent Quendoz.
Infine, ad aggiudicarsi il Gpff Online Award è stato il lungometraggio Antarctic Killer Waves di Will West, prima visione in Italia al Gran Paradiso Film Festival.
La pellicola mostra tutto ciò che accade dietro le quinte delle riprese in un angolo spettacolare del pianeta: il continente antartico. Bertie Gregory e la sua équipe, armati di droni, fotocamere e tecnologia subacquea, hanno seguito un gruppo di orche nelle sfide quotidiane per la sopravvivenza, illustrando con immagini spettacolari le capacità di cacciare in gruppo e l’intelligenza di questa specie.
La direttrice: «abbiamo raggiunto e superato i nostri obiettivi»
«Questa 27ª edizione ha esplorato il tema Storia e Memoria ripercorrendo i 40 anni del Gran Paradiso Film Festival, il terzo festival cinematografico wildlife più longevo al mondo. Con quasi 16 mila presenze, abbiamo raggiunto e superato i nostri obiettivi, coinvolgendo anche un pubblico nuovo, su tutto il territorio del Gran Paradiso e online» commenta la direttrice artistica del festival e direttrice di Fondation Grand Paradis, Luisa Vuillermoz.
«Il Festival ha accompagnato la ripartenza di Cogne nel post alluvione, lanciando un messaggio forte: la conservazione della Natura e l’adattamento al cambiamento climatico devono essere un tema unico nell’agenda politica per la sopravvivenza della specie umana».
«Il mondo resisterà al cambiamento del clima, la natura si adatterà, ma è l’uomo che è in pericolo senza Natura. Con la sua programmazione e con la grande festa di chiusura a Cogne, il Festival ha celebrato la bellezza della Natura e al contempo la straordinaria capacità di reazione della nostra comunità di montagna» conclude Vuillermoz.
«Un successo crescente, anno dopo anno – commenta Corrado Jordan, presidente di Fondation Grand Paradis – un appuntamento atteso e partecipato, di grande rilevanza anche internazionale, che ha fatto conoscere le valli del Gran Paradiso, con la loro natura e cultura uniche e ben conservate, a molte migliaia di person».
«Quest’anno abbiamo temuto che l’alluvione di Cogne potesse mettere in crisi l’organizzazione del Festival, ma la capacità di risposta del team di Fondation Grand Paradis ha consentito di superare le difficoltà. E grazie allo straordinario lavoro che ha consentito la riapertura della strada, oggi siamo a Cogne, a concludere questa edizione dove il Festival 40 anni fa è nato».
Il presidente onorario Gabriele Caccialanza ha espresso la sua soddisfazione per la crescita della sua “creatura”, partita con un gruppo di amici nel 1984.
(re.aostanews.it)