Piano casa: sì alle semplificazioni, finora un risparmio di suolo pari a 128 campi da calcio
La giunta regionale approva le semplificazione al Piano casa e istituisce un tavolo tecnico di supporto e confronto con i comuni di Courmayeur e Valtournenche, le due località turistiche più penalizzate
Dopo aver consentito un risparmio del suolo di circa 30 ettari, pari a 128 campi di calcio, e il recupero di numerosi edifici in centri storici, il Piano casa approvato nel 2009 è tornata oggi all’esame della giunta regionale.
Il governo regionale ha approvato le semplificazioni delle procedure urbanistiche per la riqualificazione del patrimonio edilizio in Valle d’Aosta.
La proposta di modifica aveva già ottenuto il parere favorevole della III Commissione, Assetto del territorio, e degli enti locali, pur con qualche distinguo.
Distinguo ai quali, ha sottolineato il presidente della Regione Renzo Testolin, il governo regionale non è rimasto sordo, da qui la decisione di istituire, contestualmente, un tavolo tecnico di supporto e confronto con i comuni di Courmayeur e Valtournenche, che avevano manifestato contrarietà al Piano casa che, soprattutto per come era formulato, ha dato il via a numerose operazioni immobiliari spesso di grande impatto.
Le ricadute della Legge casa
L’assessore regionale al Territorio, Davide Sapinet, ha ricordato come «il Piano casa in Valle d’Aosta abbia avuto un indubbio beneficio con 4.300 interventi di cui 1.500 nei centri storici, abbiamo la necessità di proseguire eliminando alcune criticità e limitando lo sviluppo degli edificio a un solo piano in più».
Con il provvedimento approvato dal governo regionale sono precisati i limiti di applicazione delle deroghe agli strumenti urbanistici e alcune definizioni utili per il corretto calcolo dei volumi, sono state definite le modalità di inserimento dei nuovi volumi al fine di garantire un’armonica composizione architettonica con particolare riguardo ai centri storici, così come è stato aggiornato il quadro delle disposizioni attuative al fine di garantire il corretto inserimento degli interventi consentiti dalla legge regionale 24/2009 nel contesto storico – paesaggistico attraverso linee guida più chiare per valutare le richieste di permesso di costruire nell’ambito del Piano casa e sono stati integrati e coordinati i riferimenti alle norme di legge nel frattempo modificate.
«Risparmio del suolo, rilancio dell’edilizia, recupero dell’esistente il Piano casa è stato indubbiamente un percorso virtuoso, ma non siamo stati sordi alle richieste di due comuni con esigenze diverse da quelle dei 72 comuni che lo hanno apprezzato» dice il presidente Testolin.
Il tavolo tecnico con Courmayeur e Valtournenche
Le questioni sollevate dai Comuni di Courmayeur e Valtournenche saranno dibattute in un tavolo tecnico che riunirà i diversi dipartimenti coinvolti «con la volontà di accompagnare i comuni a risolvere le criticità».
«In questi mesi si è operato in stretta collaborazione con gli enti locali – evidenzia l’assessore Davide Sapinet – per individuare le criticità derivanti dall’applicazione del Piano casa e le misure più adeguate da adottare per rendere più agevole e rispondenti alle esigenze delle nostre comunità questo importante istituto che consente di intervenire in modo efficace sul patrimonio edilizio dei nostri borghi. Il provvedimento è il frutto di un lungo e puntale lavoro di analisi e di approfondimento con il Celva che ha consentito di meglio focalizzare gli interventi sulle criticità maggiormente avvertite a livello locale».
«La condivisione e il lavoro in comune – conclude l’assessore – sono gli elementi centrali del miglior metodo per affrontare le questioni di pianificazione territoriale che guideranno l’azione regionale anche nelle prossime questioni da affrontare relativamente al cosiddetto Decreto Salva Casa, appena convertito in legge ed entrato in vigore, che investe in pieno le competenze e quindi la disciplina regionale in materia urbanistica».
«Il Piano caso è risultato molto appetibile per le due località turistiche, ma bisogna trovare delle soluzioni per calmierare lo sviluppo che invece in altre località è importante ci sia» conclude Testolin.
(erika david)