Legambiente preoccupata per gli sbancamenti a Cogne, «vallone del Grauson non protetto»
Il presidente del circolo ambientalista ha scritto al sindaco Allera, al presidente della Regione e al comandante della Forestale per avere informazioni
Legambiente preoccupata per gli sbancamenti a Cogne, «vallone del Grauson non protetto».
Legambiente preoccupata per gli sbancamenti in atto sul territorio di Cogne, in particolare per il vallone del Greuson.
Bypassato lo sbarramento del vallone del Grauson
In particolare, l’associazione che in Valle è rappresentata da Dennis Buttol, segnala gli sbancamenti per consentire l’apertura di una pista di grandi dimensioni che bypassa lo sbarramento artificiale che protegge il vallone del Grauson dall’accesso dei veicoli.
Per questa ragione, Legambiente ha scritto al sindaco di Cogne, al presidente della Regione e al comandante del Corpo Forestale.
Chiesto il completo ripristino ambientale
«La nostra associazione ha ricevuto da vari escursionisti e turisti delle segnalazioni riguardo sbancamenti in atto all’interno del vallone del Grauson, opere che di fatto bypassano le regole fin qui imposte per la salvaguardia del vallone stesso – scrive nella lettera Legambiente -.
Pur immaginando che le azioni poste in essere siano funzionali al ripristino di opere danneggiate nel corso dell’evento alluvionale, chiediamo conferma della natura e scopo di tali opere e del motivo delle dimensioni della pista aperta».
Legambiente chiede conferma della volontà del completo ripristino ambientale e chiede di essere informata dei tempi previsti per la conclusione dei lavori e in particolare per la ricostruzione del muro-barriera voluto dall’amministrazione regionale a chiusura della strada poderale e abbattuto per l’accesso temporaneo al cantiere.
I dubbi sull’autorizzazione comunale
Legambiente contesta l’autorizzazione 2/2024 rilasciata dal sindaco Allera in data 17 luglio che stabilisce come «l’autorizzazione è valida esclusivamente per il tratto di strada succitato, qualsiasi deviazione dall’itinerario previsto ed autorizzato è da considerarsi abusiva e sanzionabile» mentre nell’esecuzione «si è realizzato un tracciato nuovo e impattante in particolare nell’ultimo tratto prima dell’alpeggio di Pila» si legge nella lettera di Legambiente inviata al primo cittadino di Cogne e all’amministrazione regionale.