Diga di Place Moulin, svaso straordinario nel Buthier per smaltire materiale alluvionale
La Diga di Place Moulin, da domani, sarà alleggerita da acque di superficie e da limi glaciali che stanno ostruendo lo scarico di fondo; l'operazione, sotto stretto controllo, comporterà alcuni giorni di acqua nera nel Buthier
A partire da domani, per alcuni giorni, sarà effettuato uno scarico straordinario di acqua dalla Diga di Place Moulin che andrà a ingrossare e sporcare il torrente Buthier.
L’operazione, autorizzata da un’ordinanza firmata da Valerio Segor, commissario delegato per l’emergenza maltempo del 29 e 30 giugno, si rende necessaria per ripristinare la piena funzionalità della diga che, «messa da parte la funzione idroelettrica, è un’opera straordinaria di mitigazione del rischio idrogeologico per la laminazione in caso di precipitazioni intense, perché ferma e raccoglie le acque» sottolinea Segor.
La manovra straordinaria è stata annunciata dal presiedente della Regione Renzo Testolin e dal commissario delegato Segor questa mattina, martedì 6 agosto, ai margini della conferenza stampa di giunta per «mettere a tacere voci infondate di frane imminenti e sicurezza della diga».
La diga di Place Moulin, ricorda Segor, ha un’importanza strategica non solo per la Valle d’Aosta, nel 2003 fu infatti la centrale idrolettrica di Valpelline a riaccendere l’Italia dopo il grosso black-out.
Cosa è successo durante l’alluvione
Il Commissario ricorda che durante l’evento alluvionale del 29 e 30 giugno si è innescata una frana di 2,5 milioni di metri cubi che sono scivolati per 6 km fino a riempire l’invaso.
La diga è dotata di sfioratori di alleggerimento più superficali, il classico troppo pieno, intermedi di derivazione, utilizzati per la produzione, e di fondo, lo scarico, la cui efficienza è stata compromessa parzialmente dalla quantità di materiale depositato.
«Nel bacino sono arrivati 6 milioni di metri cubi di acqua mista a detriti – aggiunge Segor – perché la diga possa continuare nella sua importantissima funzione di laminazione è necessario alleggerirla».
Il commissario rassicura che anche in queste condizioni il bacino sarebbe comunque in grado di gestire un altro evento alluvionale che, come detto anche da Cva, in 60 anni di attività della diga non si era mai verificato prima.
«È uno scenario al quale in futuro dovremo dare risposta e capire come comportarci vista il cambiamento della situazione del permafrost che inizia a sgretolarsi anche a quote maggiori».
Lo scarico straordinario
La manovra tecnica, i cui dettagli sono stati oggetto di informativa con la Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’ufficio dighe di Torino, prevede, a partire da domani mercoledì 7 agosto, un deflusso continuativo per almeno 1-2 giorni composto inizialmente da 6 metri cubi al secondo di acque provenienti dallo scarico di fondo, diluite con 7 metri cubi al secondo di acqua pulita, proveniente dallo scarico di alleggerimento.
Successivamente vi sarà per almeno una settimana il rilascio di sola acqua pulita proveniente dallo scarico di alleggerimento di 13 metri cubi al secondo, fatte salve eventuali variazioni accordate da parte dell’autorità idraulica.
In tutto il periodo è previsto un monitoraggio della torbidità delle acque scaricate da parte dell’Arpa Valle d’Aosta.
Incontro informativo
La manovra tecnica è stata illustrata ieri, lunedì 5 agosto, in un incontro con tutte le parti interessate.
Oltre al presidente della Regione Testolin, i rappresentanti di Cva, il Dipartimento protezione civile e vigili del fuoco, le strutture dell’amministrazione regionale coinvolte, il Celva e le amministrazioni comunali interessate, il comando del corpo forestale della Valle d’Aosta, il consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca in Valle d’Aosta, l’Arpa e l’associazione rafting.
«Conoscere i problemi e prevenire gli aggravamenti è un segnale di conoscenza e attenzione al territorio – sottolinea il presidente della Regione, Renzo Testolin – gli effetti di questa manovra potrebbero suscitare perplessità nella popolazione, è giusto anticiparle».
(erika david)