Aosta: l’inaugurazione ufficiale della pista ciclabile slitta a settembre
I lavori sono stati consegnati nei termini previsti ma il Comune pretende ulteriori interventi per risolvere alcune criticità evidenziate
Aosta: l’inaugurazione ufficiale della pista ciclabile slitta a settembre.
Il certificato di ultimazione dei lavori è arrivato, puntuale, il 21 giugno, al termine dei 60 giorni trascorsi dalla conclusione delle opere.
Peccato che il Comune abbia rilevato ulteriori criticità da risolvere e ora, prima di arrivare eventualmente alle vie legali, spingerà la ditta a porre rimedio.
Obiettivo ultimo, l’inaugurazione ufficiale nel corso della Settimana europea della mobilità europea dal 16 al 22 settembre.
Insomma, ci sarà ancora da attendere per vedere completata la pista ciclabile di Aosta, che nel frattempo, per precisa scelta della ditta che ha realizzato i lavori, è già ampiamente fruibile dalla cittadinanza. Solo, manca ancora l’ufficialità.
«I lavori sono stati ultimati il 20 aprile e il 21 giugno è stato consegnato il certificato di ultimazione, a seguito dei 60 giorni concessi per risolvere le criticità evidenziate – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Corrado Cometto -.
Criticità ancora da risolvere
Purtroppo, però, restano ancora delle parti non eseguite in maniera soddisfacente».
Gli esempi sono parecchi, a cominciare da via Festaz, dove nella zona del Centro Saint-Bénin si forma un’enorme pozzanghera in caso di pioggia, a causa di pendenze errate e di un chiusino che non drena.
«Situazioni simili ci sono anche in via Cesare Battisti e in altre aree – continua Corrado Cometto -.
Nella parte della torre tonda della Torre dei Balivi, poi, ci sono delle deviazioni che portano verso tre gradini.
Questo non va bene, è stato progettato in maniera non soddisfacente e si sta cercando di trovare una soluzione.
Un’altra criticità, ma sicuramente meno risolvibile, è il passaggio tra le mura romane in via Torre del Lebbroso; qui credo che dovrà rimanere così e si dovrà portare la bici a mano».
La consegna slitta
Insomma, la consegna slitta.
«Il collaudatore, l’architetto Edy Vuillermoz, tenterà ora di risolvere le questioni in sospeso per il tramite dell’impresa, poi, nel caso, saranno risolte in danno, affidandosi ad altre ditte e addebitando i costi a quella che ha realizzato le opere – illustra Cometto.
L’inaugurazione, insomma, arriverà nel corso della Settimana europea della mobilità, quando speriamo di avere magari il collaudo tecnico, se non proprio quello amministrativo, aprendola dunque in via ufficiale.
Qui, a quel punto, la parte tecnica sarebbe finalmente a posto».
L’accesso non è vietato
Tante persone, però, la utilizzano già.
«Alcuni tratti sono stati consegnati – conclude l’assessore Cometto -, per gli altri la ditta ha deciso di non inibire l’accesso, perché sarebbe stato sicuramente più costoso mantenere le recinzioni».
(alessandro bianchet)