Gli scatti dal Giappone del valdostano Ludovico Bich in mostra in Norvegia
"Finding the Holy Mountain" è il titolo della mostra che, dal 3 al 10 agosto, sarà esposta in occasione di Bodø Capitale della cultura europea
Gli scatti dal Giappone del valdostano Ludovico Bich in mostra in Norvegia.
Finding the Holy Mountain è il titolo della mostra con gli scatti dell’albergatore valdostano Ludovico Bich, esposti per la prima volta in occasione di Bodø Capitale della cultura europea.
Un viaggio in Giappone alla scoperta di sé
Al centro della mostra è il viaggio compiuto da Bich nel 2007 in Giappone, un viaggio di redenzione da problemi personali verso il Monte Fuji.
«Sono nato nel cuore delle Alpi, circondato da vette imponenti che mi hanno accompagnato e tuttora vegliano sulla mia vita – racconta Bich -. Nel 2007, ero in un periodo di seria difficoltà. Certo che solo in me potevo trovare la forza per rendere di nuovo benevolo il loro sguardo, rivolsi il mio altrove verso un’altra vetta, lontana e sconosciuta, un’impresa in cui l’unica compagna di avventura era la mia macchina fotografica e il viaggio in Giappone era il viaggio alla riscoperta di me stesso».
Con il suo obiettivo raccoglie particolari urbani, ruba la quotidianità dei passanti, si sofferma su geometrie artificiali e sulle pose plastiche di azioni ed espressioni non del tutto comprese. Nonostante partisse da una metropoli fortemente plasmata dall’antropizzazione, il suo era un percorso ecologico, dettato dalle forze fisiche, scevro da mezzi di trasporto e sottostante al ritmo della natura.
«Tokyo sarebbe stata la base, la cima del monte Fuji il punto da cui osservare la mia vita da una diversa prospettiva» racconta.
L’esposizione in Norvegia
Ed è la prima volta che questi scatti vengono mostrati al pubblico, rimasti a lungo tra le mura di casa Bich proprio per il legame intimo con queste foto, il percorso interiore che le ha accompagnate, che gli imponevano di aspettare un’opportunità speciale.
«Grazie al mio lavoro come albergatore nelle Alpi ho ricevuto molti ospiti norvegesi, con alcuni dei quali ho instaurato un rapporto di amicizia sincera, affezionandomi al popolo norvegese e al suo paese. – prosegue Bich – L’anno scorso il mio amico Morten Jackheln, mi ha segnalato la possibilità di esporre durante questo evento. Mi sono detto che era la volta buona, l’occasione giusta per presentare il mio lavoro, che per anni ho lasciato in attesa, come addormentato, nei miei HD».
Qui il link alla mostra.
(re.aostanews.it)