Impianti a fune, ok all’integrativo regionale: a regime 140 euro in più al mese
Conclusa la trattativa cominciata nel mese di aprile tra Avif e sindacati dei trasporti. Il nuovo testo entrerà in vigore a partire dal 1° novembre 2024 e riguarderà un migliaio di addetti
Un aumento di 140 euro al mese e altre misure economiche sono i punti salienti del nuovo contratto integrativo regionale per gli addetti degli impianti a fune.
Impianti a fune, nuovo integrativo
Il nuovo accordo per il contratto integrativo regionale è stato firmato oggi, venerdì 26 luglio, dai delegati aziendali e dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Savt Trasporti.
Tale contratto entrerà in vigore a partire dal 1° novembre 2024 (il vecchio scadrà il 31 ottobre) e riguarderà un migliaio di lavoratori del settore funiviario valdostano.
Trattative e novità
Partita ad aprile 2024 tra Avif e sindacati, la trattativa aveva l’obiettivo di individuare soluzioni per il contrasto dell’erosione salariale e hanno portato al rinnovo di contratto per il prossimo triennio 2024-2027.
Il nuovo integrativo regionale prevede l’incremento di alcune misure economiche, incentrate principalmente sulla professionalità e sul terzo elemento, istituti già contemplati, ma ritoccati con l’obiettivo di «consolidare il senso di appartenenza dei dipendenti e al contempo rendere attrattivo il settore per i lavoratori che intendono intraprendere l’attività lavorativa nel settore» si legge in un comunicato diffuso dalle sigle sindacali.
In particolare, l’aumento complessivo nel triennio, riferito al 4° livello, sarà di 140 euro mensili.
Impianti a fune: il commento dei sindacati
Esprimono soddisfazione i sindacati.
«Le parti sottoscrittrici esprimono piena soddisfazione per il rinnovo del contratto integrativo, frutto di un solido sistema di relazioni sindacali e di una contrattazione che si è svolta attraverso un confronto costruttivo e in un clima di massima collaborazione – si legge nella nota -. Il rinnovo costituisce un importante accordo sia per i lavoratori sia per il territorio, in quanto il settore, nel suo contesto regionale, rappresenta un importante motore di sviluppo economico e sociale».
(re.aostanews.it)