Cogne riparte: «sembrava impossibile, e invece…» domani mattina alle 7 la riapertura della strada
Ventisei giorni dopo l'alluvione che ha isolato Cogne distruggendo la strada in più punti, la località da domani accoglierà nuovamente i suoi ospiti; il ringraziamento del governo regionale a tutti coloro che hanno dato il loro contributo perché vi possa essere una ripartenza per Cogne e un rilancio per l’estate del Breuil
«Sembrava impossibile e invece….siamo pronti a riaccogliere tutti quelli che amano Cogne. I miracoli avvengono davvero se ci sono persone che mettono il cuore oltre l’ostacolo e ci credono! Questa è Cogne!».
Sono le parole del cognein Giuseppe Cutano, già consigliere comunale, di questa sera, venerdì 26 luglio, quando l’ultimo degli elicotteri che hanno tenuto Cogne collegata al resto del mondo ha terminato il suo volo.
Domani, sabato 27 luglio, dalle 7 del mattino la strada per Cogne sarà nuovamente percorribile e la località potrà tornare ad accogliere i suoi ospiti.
I numeri della ricostruzione
In una nota l’amministrazione regionale riassume l’evento, i danni e la grande opera di ricostruzione che hanno coinvolto Cogne e Breuil Cervinia dopo l’alluvione del 29 giugno.
«Da domani Cogne è quindi nuovamente raggiungibile, grazie a imponenti e straordinari interventi che sin dall’alba di domenica 30 giugno hanno coinvolto operatori e mezzi per 27 giorni, dei quali 14 h24» si legge nella nota.
Coordinati dalla Protezione civile regionale con la direzione dell’assessorato regionale delle Opere pubbliche, ci sono stati fino a 48 mezzi al lavoro in contemporanea.
L’amministrazione ricorda i danni: il tracciato stradale completamente asportato in più punti con profonde erosioni degli argini e delle scarpate stradali.
«Al km 9+000, fin dall’alba di domenica 30, sono stati attivati mezzi e operatori che hanno consentito nelle 24 ore di colmare la voragine creata dal torrente di altezza di circa 7 metri e proseguire con i mezzi operativi verso il km 9+400» si legge nella nota.
«Al km 9+400 il torrente, originariamente distante quasi 40 metri dal bordo della strada, ha eroso, nella notte del 29, circa 80.000 metri cubi di materiale, asportando completamente la strada per circa 200 m di lunghezza e un fronte alto oltre 20 metri».
Dal 1° luglio i mezzi hanno lavorato per allontanare il torrente dal piede della scarpata per evitare ulteriori erosioni e per consentire una prima stabilizzazione e protezione.
Utilizzando oltre 30 mila metri cubi di materiale provenienti da tutti i possibili siti disponibili è stato costruito un nuovo rilevato, parallelamente si è lavorato a riportare il torrente nel proprio alveo.
«È stata una dura prova quella che il sistema di emergenza prima e quello delle infrastrutture e viabilità a seguire ha dovuto affrontare. Sono stati accantonati altri interventi e si è posta come priorità il ripristino del collegamento con Cogne, che da domani è nuovamente raggiungibile».
La nuova strada per Cogne
Sulla strada regionale per Cogne parallelamente ai lavori di ripristino della strada è stato realizzato un tracciato “alternativo” a monte del tratto eroso, una valida alternativa per il transito immediato di mezzi d’opera e di emergenza, utile in situazioni di meteo avverso e quindi con livelli del torrente in aumento.
Nei primi giorni di questa settimana le attività lavorative si sono concentrate sulla pavimentazione stradale con asfalto.
Sono stati riattivati tutti gli impianti di illuminazione nelle gallerie stradali e si è proceduto con l’attività di posizionamento delle protezioni laterali con new jersey in cemento, portati in loco da numerosi autoarticolati.
Sin da mercoledì mattina è inoltre stata attivata dal personale della struttura regionale viabilità e opere stradali, in collaborazione con i vigili del fuoco, che hanno messo a disposizione varie autobotti, la pulizia del fondo stradale per liberare da polvere e fango anche i tratti della strada non danneggiati dagli eventi alluvionali.
Mercoledì e giovedì si è data inoltre risposta ad un‘ulteriore esigenza, concordata con gli albergatori di Cogne, relativa alla necessità di far salire il personale operante nelle strutture ricettive per preparare la riapertura della stagione turistica. Nella giornata di oggi, venerdì 26 luglio, è stato inoltre garantito il transito per i fornitori.
La circolazione stradale per Cogne da domani sarà regolare, anche se nei tratti che sono stati oggetto di cantiere potranno essere posti dei movieri con traffico alternato. È comunque richiesta la moderazione della velocità.
I ringraziamenti del governo regionale
«Un ringraziamento dovuto e sentito a tutti coloro che hanno dato il loro contributo perché vi possa essere una ripartenza per Cogne e un rilancio per l’estate del Breuil va il ringraziamento di tutto il Governo regionale che, nelle differenti fasce di competenza, ha seguito da vicino questo momento complesso, per la Valle d’Aosta tutta» si legge nella nota.
«Un grazie speciale alle amministrazioni comunali che hanno subito l’alluvione e che hanno dimostrato capacità di coordinamento e di essere davvero comunità. Così come sono dovuti i ringraziamenti ai tecnici e agli operai delle tante ditte che hanno prestato la loro opera. Gli interventi straordinari del dopo alluvione hanno messo a valore la capacità dei valdostani di fare sistema nelle emergenze, creando una rete di operatività straordinaria».
«Un sistema che si è attivato, in particolare, per ridare al comune di Cogne la possibilità di essere nuovamente raggiungibile attraverso la viabilità ordinaria, ma che è intervenuto anche a Breuil/Cervinia per cercare di dare sostegno alle tante attività colpite dall’alluvione».
«Un grazie agli uomini e alle donne della Protezione civile regionale, alle Strutture dell’Assessorato regionale delle Opere pubbliche, alle forze dell’ordine, ai volontari di protezione civile, ai vigili del fuoco professionisti e volontari, al corpo forestale valdostano, all’amministrazione comunale di Aymavilles e a quella di Cogne e a tutti gli abitanti della località, ognuno per la sua parte».
«Ora guardiamo al domani, lavorando anche per cercare di strutturare i giusti strumenti di sostegno e di supporto che possano essere un’altra risposta concreta per tutti coloro che hanno dovuto confrontarsi con il grave evento che ha travolto la nostra comunità».
(e.d.)