Chambre: crescono le imprese in Valle, ma preoccupano post alluvione e stop al superbonus
I dati relativi allo stock di imprese nella nostra regione indicano dati positivi nel secondo trimestre del 2024; sale ancora l'edilizia, continua a patire il commercio
Il numero di imprese cresce, lo stato di salute è buono, ma all’orizzonte si stagliano le preoccupazioni legate alle conseguenze dell’alluvione del 29 giugno e, in autunno, al possibile calo di commissioni per il mondo edile.
Questo il succo dei dati forniti dalla Chambre Valdôtaine sulle imprese valdostane, relativo al secondo trimestre 2024.
Chambre: crescono le imprese
Secondo i dati della Chambre, al 30 giugno 2024, le imprese registrate in Valle d’Aosta sono 12.378, con un aumento dello 0,4% rispetto ai primi tre mesi dell’anno (+44 imprese), ma in calo rispetto allo stesso periodo del 2023 (12.388, -0,1%).
Nel secondo trimestre, infatti, le imprese registrate sono state 165, mentre le cancellazioni non d’ufficio sono state 103, con un saldo positivo di +62, a testimonianza, secondo la Chambre, «di una positiva dinamica del tessuto imprenditoriale».
Entrando nei dettagli, il tasso di crescita si attesta sul +0,5%, in calo rispetto al secondo trimestre 2023 (+0,98%), ma in linea con il resto d’Italia (+0,50%) e con il Nord-Ovest.
Imprese: analisi dei settori
L’analisi della Chambre prende poi in considerazione i diversi settori economici.
Rispetto all’anno scorso, crescono costruzioni (+1,3 % e +32 imprese), servizi alle imprese (+1,2% e +20 imprese), turismo (+0,9% e +17 imprese) e industria (+0,9% e +8 imprese).
In lieve discesa risulta il comparto agricolo (-0,5% e -7 imprese), mentre si conferma in difficoltà il commercio (-1,9% e -37 imprese).
Comparto artigianale
Per quanto concerne il reparto artigianale, il secondo trimestre vede iscritte al registro 3.612 imprese, con un aumento dello 0,7% (+25 imprese) rispetto al primo trimestre, ma con un calo dello 0,4% (-13 imprese) sullo stesso periodo del 2023.
In particolare, si conferma in crescita il settore edile (+15 unità, +0,8% rispetto allo scorso anno).
Relativamente alla forma giuridica delle imprese, si conferma la crescita delle società di capitale (+0,96%), delle ditte individuali (+0,5%) e delle società di persone (+0,21%).
Il presidente della Chambre
Accoglie con ottimismo i segnali positivi, ma guarda anche al futuro con un po’ di preoccupazione il presidente della Chambre, Roberto Sapia.
«Anche il secondo trimestre dell’anno conferma la buona salute delle nostre imprese, che si concretizza in una dinamica di iscrizioni e cessazioni che testimonia una buona vitalità del tessuto economico – spiega Roberto Sapia -. In un contesto che registra la crescita di quasi tutti i settori, permangono le difficoltà del comparto commerciale, ma anche di quello agricolo, verso i quali sarà necessario prestare la massima attenzione».
All’orizzonte, però, c’è il rischio di qualche nube.
«A destare preoccupazione sono le possibili conseguenze derivanti dai recenti eventi calamitosi – prosegue il presidente della Chambre -, sia in termini di danni diretti alle imprese, sia per le possibili ripercussioni che potranno avere in termini di sviluppo della stagione estiva. Importante sarà poi anche valutare, in autunno, l’impatto che potrà avere sul comparto edile la diminuzione degli interventi derivanti dal superbonus».
(al.bi.)