Alluvione in Valle d’Aosta, inviata la conta dei danni: 93/94 milioni di euro solo per le opere pubbliche
La Regione ha inviato la quantificazione dei danni dell'alluvione in Valle d'Aosta alle infrastrutture pubbliche concordata con i tecnici della protezione civile nazione; restano fuori i danni alle strutture private, il comparto agricolo e i mancati introiti degli operatori turistici e commerciali
Ammonta a circa 93/94 milioni di euro la conta dei danni alle opere pubbliche dell’alluvione in Valle d’Aosta.
Lo ha detto il presidente della Regione, Renzo Testolin, questa mattina nella consueta conferenza stampa di giunta facendo il punto della situazione sulla ripartenza.
La conta dei danni
«Abbiamo inviato venerdì a Roma la quantificazione dei danni sulle opere pubbliche concordata con i tecnici della protezione civile nazionale» ha detto Testolin.
La rendicontazione è divisa in tre fasi.
La prima riguarda il pronto intervento: le spese di elicottero per l’evacuazione dei turisti, il trasporto delle persone e degli approvvigionamenti, la somministrazione dei pasti alle persone impegnate nei lavori, e ammonta a circa 1,5/2 milioni di euro.
20/21 milioni sono la stima per la seconda fase di interventi urgenti alle infrastrutture: la sistemazione dell’acquedotto e della rete fognaria, il ripristino della linea elettrica, il ripristino di una viabilità di base con la pulizia delle strade.
La parte più cospicua riguarda la terza fase, circa 72/73 milioni di euro per il ripristino della viabilità sulla strada regionale 47 e della strada comunale per Valnontey, il recupero delle fontane che alimentano gli acquedotti di Cogne e Valtournenche.
Un conto in continuo aggiornamento
Il presidente Testolin ha precisato che si tratta di cifre in continuo aggiornamento.
«Le prime due tranche vedranno l’assegnazione di fondi della protezione civile nazionale e dovrebbero essere coperte – aggiunge il presidente -, la parte rimanente va su un’altra rendicontazione».
Nei prossimi giorni, in attesa dei fondi statali, la Giunta regionale provvederà a una variazione di bilancio che prevede il reperimento da qualsiasi capitolo di fondi da destinare a questi interventi prioritari.
Comparto agricolo e danni ai privati
Restano fuori dalla conta i danni al comparto agricolo, stimato attorno a 11 milioni di euro, che non rientra nella rendicontazione della protezione civile, e quello alle concessionarie di energia elettrica Cva e Deval che non sono comprese tra le società che possono essere risarcite.
Ancora da completare la conta dei danni materiali alle strutture private, con termine ultimo il 25 luglio, «che ci daranno un’idea sui percorsi da attivare e la necessità di risorse» spiega Testolin, mentre non rientra nella rendicontazione il mancato introito degli operatori turistici e commerciali.
Il presidente ha spiegato che sono in corso interlocuzioni con lo Stato per l’individuazione di sostegni specifici.
I lavori
L’assessore alle Opere pubbliche, Davide Sapinet, ha illustrato i lavori in itinere.
«L’anticipazione a sabato dell’evacuazione dei mezzi ha comportato qualche rallentamento sugli interventi» spiega l’assessore.
In questi giorni saranno posate la pavimentazione e le barriere di sicurezza nel tratto a valle di Epinel mentre si prosegue a lavorare sulla variante.
La strada riaprirà sabato 27 luglio dalle 7 e nel tratto dopo il ponte di Chevril sarà previsto un senso unico alternato in attesa del completamento dei lavori alla variante, che richiederanno ancora qualche giorno.
È prevista una finestra di mezza giornata a metà settimana per consentire alle strutture che riapriranno di portare a Cogne i collaboratori e i rifornimenti.
(erika david)