Basket valdostano nello sconforto, è mancato Max Polin
Lo storico giocatore, classe 1972, ha scritto pagine importanti della pallacanestro rossonera
Basket valdostano nello sconforto, è mancato sabato, a 52 anni, Massimiliano Polin.
Lo storico giocatore aostano, è stato trovato senza vita nella sua casa di Morgex.
Addio a Max Polin
Classe 1972, il Capitano, come era chiamato da tutti, ha dispensato basket per un’infinità di anni, sin dai suoi inizi nelle giovanili.
Lungo più che completo, agile, sinuoso, gran difensore e capace di exploit offensivi di tutto rispetto, ha scritto pagine importanti nella palla a spicchi rossonera.
Cresciuto nelle giovanili con Massimo Brunello (altra grave perdita della palla a spicchi di chez nous), Max Polin era finito nell’orbita della prima squadra già a 16 anni.
Erano i tempi dell’Aosta Leasing, poi divenuta Idromarket e ancora Nicotera, guidata in B2 da Luigi Frosini, con vice proprio Brunello.
Con l’arrivo di Romano Petitti arrivò tanto spazio a fianco dei grandi nomi della pallacanestro di chez nous.
Poi, il fallimento della società e sotto le insegne del Rouge et Noir di nuovo una grande scalata, partita dalla Promozione, fino alla C1 targata Moretti Zero.
Il tassametro dell’età correva, ma la passione era molto più veloce, tanto che Polin non smise mai di giocare, tra Prima Divisione, fraterni amici Jurassici e altri grandi amici più giovincelli del Fenix Basket, sua ultima società, nella quale sarebbe tornato a giocare quest’anno.
Massimiliano Polin lascia l’adorata moglie Mirella, i fratelli Francesco e Andrea e i nipoti Mattia e Maksim.
Su Gazzetta Matin, in edicola lunedì 22 luglio, il ricordo.
(al.bi.)