Torna il Cervino CineMountain per raccontare la montagna nella sua fragilità
Dal 27 luglio al 3 agosto il 27° Cervino CineMountain proporrà 58 film, 25 anteprime, 4 film in realtà virtuale, 6 Grand Prix che si contenderanno l’Oscar del cinema di montagna; anche ospiti internazionali per il 70° anniversario dalla spedizione italiana sul K2 del 1954
Torna il Cervino CineMountain per raccontare la montagna nella sua fragilità.
Il Cervino CineMountain Festival torna a Breuil-Cervinia e Valtournenche, con qualche diramazione a Chamois e La Magdeleine, che riunirà il meglio della cinematografia di settore dell’ultima stagione, tra imprese alpinistiche e popoli ai confini del mondo, raccontate nelle 58 pellicole in concorso (con 25 anteprime di cui 4 mondiali).
A salire sul palco della XXVII edizione, organizzata con il sostegno dell’assesorato del Turismo, Sport e Commercio, del Consiglio Valle e del Comune di Valtournenche, saranno grandi alpinisti come Tamara Lunger, Marco Confortola, Kurt Diemberger, Hervé Barmasse, la climber Nina Caprez, il funambolo Antoine Le Menestrel, scrittori come Mirella Tenderini ed Enrico Camanni, l’ideatore di Slow Food Carlo Petrini e i registi delle pellicole in concorso, come Nicolò Bongiorno.
E poi i 6 Grand Prix des Festivals Conseil de la Vallée si contenderanno l’Oscar del cinema di montagna. I 6 film candidati sono stati selezionati da Gian Luca Rossi, che si occupa nella programmazione cinematografica e del coordinamento del festival e dai due direttori artistici Luca Bich e Luisa Montrosset.
Un festival per raccontare la fragilità della montagna
«Quest’anno, la montagna è stata profondamente ferita – ha ricordato il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin, durante la presentazione del festival -. L’alluvione che ha colpito la Valle d’Aosta a fine giugno ci ha ricordato la potenza inarrestabile della natura così come la nostra vulnerabilità. E la montagna, con la sua imponente presenza e il suo territorio estremo, incarna perfettamente la dualità tra forza e fragilità».
«Grazie agli organizzatori per aver voluto mantenere le iniziative al Breuil e idearne una proprio nella via più colpita dall’alluvione di fine giugno – ha detto l’assessore al Turismo Giulio Grosjacques -. È questa la testimonianza di quanto questo festival sia ancorato al territorio, un festival che rappresenta la voglia di ripartire e lo fa nella consapevolezza della forza della montagna e delle sue genti».
È l’uovo l’immagine del festival di quest’anno, che ha raccolto molte critiche positive, firmata dal grafico Tullio Macioce.
«L’uovo è archetipo di molti miti, sinonimo universale della vita e simbolo del Tutto. – ha spiegato la condirettrice artistica Luisa Montrosset – Il guscio rotto rappresenta un’orogenesi imprevista, nascono inediti profili di montagne. Dietro la solidità della sua forma, la montagna nasconde una maestosa e immanente fragilità».
I due direttori artistici hanno anche ricordato i due grandi motori del festival: sostegno e sinergia.
I premi
Saranno 6 i film a concorrere per l’Oscar del cinema di montagna, già vincitrici di festival di montagna in giro per il mondo.
Al centro degli otto giorni di programmazione ci saranno inoltre i 24 film del concorso internazionale e i 12 della categoria Versante Sport.
I premi del concorso internazionale si dividono in Premio Montagnes du Monde per il miglior film straniero, il Premio Montagne d’Italia per il miglior film italiano, il Premio Montagne Tout Court per il miglior cortometraggio, il Premio Sony per la miglior fotografia.
La giuria formata dai più piccoli giudicherà le pellicole della categoria CineMountain Kids. Alla giuria Cai spetterà l’assegnazione del Premio per il miglior film d’alpinismo. Da quest’anno ci sarà il Prix Cva – Montagnes d’energie, per il miglior film a tematica energetica e ambientale, intitolato alla Cva, da quest’edizione tra i sostenitori del festival.
Il festival
Ad aprire il Cervino CineMountain anche quest’anno saranno gli appuntamenti con Mountain Telling, il panel ideato e realizzato in collaborazione con la Film Commissione Valle d’Aosta dedicato al racconto e alla rappresentazione della montagna al cinema, nelle sere dei giorni 27 e 28 luglio al centro congressi di Valtournenche.
«Da non perdere è l’appuntamento del 31 luglio, K2 il diamante oscuro, (sempre al centro congressi) che ricorda le imprese sul K2 a 70 anni esatti dalla spedizione italiana che ne raggiunse la vetta» spiega il condirettore artistico Luca Bich. Per l’occasione saliranno sul palco grandi nomi al livello internazionali tra alpinisti, climbers, funamboli o scrittori.
Tornano anche gli incontri con i grandi scrittori e la letteratura di montagna con le Matinées letterarie, che contano tra gli ospiti Enrico Camanni, Carlo Petrini o Hervé Barmasse.
Saranno anche organizzate delle attività per i più piccoli, come ricorda nella presentazione Gian Luca Rossi, come la categoria CineMountain Kids, o l’appuntamento Born To Climb, dedicato all’arrampicata e il nuovo format di incontri letterari pomeridiani Les Goûteurs.
Il festival si concluderà il 3 agosto nella Piazzetta delle Guide a Valtournenche con la cerimonia di premiazione, e una performance di teatro d’ombre a cura di Anusc Castiglioni e Silvio Gioia.
Per ulteriori informazioni, prenotazioni e per il programma completo visitare il sito cervinocinemountain.com.
(f.t.b.)