Paralimpiadi: c’è la wild card, Charlotte Bonin e Anna Barbaro volano a Parigi
World Triathlon ha accettato la richiesta della federazione italiana e del Comitato Paralimpico di Roma, ammettendo le medaglie d’argento di Tokyo 2021 escluse in maniera rocambolesca
C’è la la wild card, Charlotte Bonin e Anna Barbaro volano alle Paralimpiadi di Parigi.
World Triathlon ha accettato la richiesta della federazione italiana e del Comitato Paralimpico di Roma.
Le medaglie d’argento di Tokyo 2021 erano rimaste escluse in maniera rocambolesca.
Wild card per Parigi per Charlotte Bonin e Anna Barbaro
Dalla fiducia alla delusione, poi di nuovo alla gioia.
Sono state settimane di tensione per Charlotte Bonin e Anna Barbaro.
Il duo delle Fiamme Azzurre, dopo la rispettiva maternità seguita allo splendido argento di Tokyo 2021, si era rimesso in gioco, mettendo nel mirino le Paralimpiadi di Parigi.
Con coraggio, spirito di sacrificio e forza, Bonin e Barbaro hanno scalato il ranking mondiale, arrivando a ipotecare la qualificazione.
L’ultima gara di Coppa del Mondo prima di Parigi, però, ha ribaltato la situazione.
Una flessione di Barbaro nella frazione di corsa, ha permesso alla brasiliana Leticia Freitas di scavalcare le italiane.
L’atleta carioca, poi, in maniera del tutto inaspettata, ha bruciato poco prima del traguardo la fortissima inglese Alison Peasgood, già certa del pass paralimpico.
Le azzurre si sono così trovate decime, a una manciata di punti dall’irlandese Judith MacCombe, fermata per due gare per non aver superato la visita che accertava il difetto visivo, ma riammessa in extremis.
La mossa della federazione italiana
L’esclusione a dir poco rocambolesca non è passata inosservata e la federazione e il Comitato Paralimpico di Roma sono scesi in campo a fianco delle loro atlete.
È così partita la richiesta di wild card alla federazione internazionale.
World Triathlon ha valutato i curriculum delle varie coppie in lizza e ha scelto quella italiana.
Quarta avventura a cinque cerchi per Charlotte Bonin
Charlotte Bonin aggiunge così una perla preziosa a una carriera meravigliosa.
La 37enne originaria di Gressan si prepara a vivere la sua quarta avventura a cinque cerchi.
Dopo le Olimpiadi di Pechino e Rio de Janeiro, infatti, tre anni fa era arrivata la bellissima esperienza come guida di Anna Barbaro a Tokyo 2021.
Le due portacolori della Polizia Penitenziaria erano tornate dal Giappone con la medaglia d’argento al collo.
Charlotte Bonin: «Non ho parole per esprimere la mia gratitudine»
«Finalmente si può dire… #road to Paris2024 – esordisce Charlotte Bonin, giustamente felice -. Non ci sono parole per descrivere la gratitudine e la gioia che provo per essere qui, oggi, a preparare la mia quarta partecipazione alle Olimpiadi. Quello che mi sento di dire è grazie a chi ha fatto e chi fa parte di questo mio lungo percorso sportivo. In particolar modo, grazie alla mia famiglia , che in questo ultimo anno, ancora più rispetto al solito, ha fatto i salti mortali per darmi la possibilità di raggiungere questo enorme obiettivo».
(d.p.)