Cogne, ferrovia del Drinc: Pcp chiede un sopralluogo del Genio ferrovieri
Fa sapere che vagoncini e locomotive sono ancora nel deposito della ditta Valente di Linate che, nel 2022, acquistò il materiale rotabile per poco più di 30 mila euro
Cogne, ferrovia del Drinc: Pcp chiede un sopralluogo del Genio ferrovieri. Il gruppo consiliare Pcp rilancia in una conferenza stampa l’utilizzo del collegamento tra Cogne e Pila nelle emergenze, chiede un sopralluogo del Genio ferrovieri e fa sapere che vagoncini e locomotive sono ancora nel deposito della ditta Valente di Linate che, nel 2022, acquistò il materiale rotabile per poco più di 30 mila euro.
Genio Ferrovieri
«Abbiamo contattato il Genio ferrovieri di Castel Maggiore di Bologna – spiega Chiara Minelli – e il reparto può effettuare se viene richiesto un sopralluogo e poi eventualmente intervenire, così come successo in Abruzzo dopo il terremoto e in Emilia Romagna dopo l’alluvione. Ma la Regione deve presentare una richiesta ufficiale allo Stato maggiore dell’esercito e, in seconda battuta, contattare la ditta Valente nei cui magazzini ci sono ancora 9 vagoncini e 3 locomotori».
Erika Guichardaz ha insistito sulla parola emergenza. «Oggi è l’unica via per Cogne di uscire dall’isolamento in caso di emergenze. Anche i sindaci Osvaldo Ruffier e Aldo Cottino negli anni ’90 hanno perorato la causa della via di fuga, utilizzando la galleria del Drinc. Quello che chiediamo non è in contrapposizione alla funivia né abbiamo intenzione di rilanciare il progetto di trasporto. È doveroso esplorare la possibilità di utilizzare la ferrovia nelle emergenze».
Ha poi ricordato che: «la storia ci dice che per Cogne c’è la necessità di avere un collegamento alternativo. La ferrovia fu utilizzata in caso di emergenza nel 1934, 1935, 1951, 1955, 1969, 1980, 93 e 2000. Nel settembre del 1993 peraltro, una delegazione del Ministero dei trasporti, presente a Cogne per valutare il progetto di riadattamento della ferrovia, venne evacuata tramite la ferrovia a seguito dell’alluvione del 22 e 23 settembre».
La storia
Costruita in quattro anni, dal 1918 al 1922, la ferrovia del Drink è stata utilizzata fino al 1979 per il servizio di trasporto del minerale. Successivamente è stata acquisita dalla Regione con l’obiettivo di riadattare l’infrastruttura per il trasporto passeggeri e merci leggere. I lavori, completati nel 2006, costarono 30 milioni di euro, di cui 27 per opere civili e 7 per materiale rotabile. Nel 2011 il Consiglio regionale decise però visti i problemi nella messa in funzione di rinunciare al trenino di Cogne, anche perché all’epoca erano stati stimati altri 11,2 milioni di euro di investimenti per rendere fruibile il progetto.
(da.ch.)