Legge casa: ampliamento concesso con un solo piano in più
La Terza Commissione approva a maggioranza la proposta di modifica della Legge casa; astenuta Lega VdA
Sì all’ampliamento ma innalzando l’edificio di un solo piano: la novità della Legge casa.
La proposta di modifica alla Legge casa discussa oggi dalla terza commissione Assetto del territorio, è stata approvata a maggioranza.
A presentarla, dopo un confronto con gli ordini professionali, le associazioni di categoria e gli enti locali, in particolar modo i comuni di Courmayeur e Valtournenche che non hanno votato la proposta di modifica al vaglio del Celva, l’assessore alle opere pubbliche Davide Sapinet.
«La legge del 2009, nota anche come “legge casa”, era nata in un contesto volto a favorire iniziative per il rilancio economico, con un riavvio dell’attività edilizia, introducendo misure di semplificazione procedurali per rispondere, da un lato, ai bisogni abitativi delle famiglie, e dall’altro, per valorizzare il patrimonio architettonico esistente, garantendo l’efficienza energetica secondo criteri di sostenibilità ambientale» ricorda il presidente della terza commissione, Albert Chatrian (Uv).
«L’applicazione della legge ha permesso così di favorire le ristrutturazioni evitando ulteriore consumo del suolo e risolvere aspetti urbanistici e costruttivi soprattutto nei centri storici. Nell’ambito della sua applicazione con delibere di Giunta, è emersa la necessità di modificarne la disciplina attuativa al fine di meglio regolamentare l’impatto in casi di interventi nei centri storici».
«La novità sta nell’aver reso ammissibile, nell’ambito dell’eventuale ampliamento volumetrico, la possibilità di inserire un solo piano aggiuntivo. Una modifica che tiene conto dei principi ispiratori della legge ‘casa’, riadattandola alle esigenze attuali e contemperando le necessità di sviluppo socio-economico in armonia con gli aspetti ambientali e architettonici» conclude Chatrian.
Il provvedimento sarà ora adottato in via definitiva dalla Giunta regionale.
Astenuta Lega Vallée d’Aoste
La Lega Vallée d’Aoste, pur apprezzando la posizione moderata della Giunta regionale nella limitazione agli incrementi permessi dalla Legge casa, sottolinea di aver sempre ritenuto e continua a ritenere virtuoso lo strumento di ampliamento previsto dalla l.r. 24/2009, e per questo si è astenuta.
«Circa l’80% dei valdostani è proprietario di beni immobiliari e le politiche di incentivazione al recupero edilizio sono lo scenario prevalente dell’intero settore edile dei prossimi anni» sottolinea il consigliere regionale Luca Distort.
«La politica deve quindi dare gli strumenti idonei affinché l’economia del nostro territorio sia indirizzata e sostenuta in questa prospettiva: così deve essere anche per lo strumento della Legge casa» continua il consigliere.
Secondo la Lega le disposizione proposte nella delibera «non risultano essere adeguate alle sfide del nostro territorio: mancano la contestualizzazione degli interventi e la visione su procedimenti coordinati che consentano una gestione razionale del cambio delle destinazioni d’uso».
Non piace al gruppo di minoranza il coinvolgimento perentorio delle commissioni edilizie che contrasta con l’obiettivo di semplificazione burocratica e l’impossibilità per i Comuni di derogare alle limitazioni poste dalla delibera dove si intenda promuovere la crescita insediativa ed economica.
«Infine mancano meccanismi di premialità per iniziative virtuose e, in particolare, manca la visione di garantire le migliori condizioni possibili per l’imprenditoria valdostana, nei casi in cui si prevedano interventi finalizzati alla realizzazione di destinazioni di tipo produttivo (procedimenti coordinati), che non possono beneficiare di altre agevolazioni indirizzate all’incremento volumetrico» conclude la Lega Vallée d’Aoste.
(re.aostanews.it)