Indicatori sanità: ictus e infarto, all’ospedale Parini interventi tempestivi
Presentati i report sui Livelli essenziali di assistenza di Agenas e Crea; bene anche i tempi di attesa in pronto soccorso; primi in Italia per il trattamento dei codici rossi
Indicatori in Sanità: ictus e infarto, l’ospedale Parini interviene tempestivamente.
La Valle d’Aosta risulta prima nei tempi al Pronto Soccorso. Gli indicatori sono buoni ma restano da migliorare.
A presentare i report di Agenas e Crea sui Livelli essenziali di assistenza è stato nella mattinata di venerdì 12 luglio il direttore generale dell’Azienda Usl Valle d’Aosta, Massimo Uberti.
Prima in Italia per la tempestività
Dal monitoraggio Agenas emerge che l’ospedale Parini di Aosta è tempestivo negli interventi in caso di infarto e ictus. Per il trattamento dell’Infarto miocardico l’angioplastica viene effettuata entro 90 minuti dal ricovero, piazzandosi al secondo posto. Fa meglio la Toscana. Inoltre, è registrato positivamente anche il trattamento dell’Ictus ischemico, con percentuali di trombolisi, trombectomia e riabilitazione superiori alla media nazionale.
Per quanto riguarda l’andamento del Pronto soccorso la Valle d’Aosta si piazza al di sopra della media nazionale con 88,5 minuti (1° in Italia) tra accesso e ricovero per i codici rossi, contro una media nazionale di 208 minuti; considerando tutti i codici di priorità, il tempo tra accesso e dimissioni/ricoveri (151 min) è del 15% più basso del valore italiano (178 min).
Lea, valutazione negativa, ma in miglioramento
Ad essere ancora negativa, seppur in miglioramento, è l’anteprima del monitoraggio LEA dell’Agenas.
Con un punteggio complessivo di 154, la Valle d’Aosta non soddisfa, ma si mostra in miglioramento. «La Valle d’Aosta nei punteggi LEA, – spiega Uberti – è penalizzata poiché gli indicatori sono stati pensati per regioni con milioni di abitanti quindi ci sono evidenti problemi di variabilità statistica visti i piccoli numeri. In ogni caso siamo sicuri che i dati del 2023 saranno positivi».
Per l’ospedale – secondo gli indicatori Agenas – i ricoveri dei pazienti operati di colecistectomie in laparoscopia durano troppo a lungo e la percentuale dei cesarei è troppo alta. «I dati non si riferiscono alla qualità delle cure – precisa Uberti – ma all’efficienza del sistema, sebbene sia folle pensare che questi pochi indicatori valutino l’attività complessiva dell’ospedale».
Si rilevano miglioramenti nelle coperture vaccinali (indicatori che per il 2023 sono certificati ottimali). L’analisi dettagliata sul Territorio presenta, al contrario, un peggioramento di 2 punti rispetto all’anno precedente (da 49,31 a 47,25).
Le criticità sono state il tempo medio di arrivo delle ambulanze (24 minuti a fronte di un target di 21), anche ostacolato dall’orografia regionale, la percentuale di ricoveri ripetuti in psichiatria, la percentuale delle prestazioni per la classe di priorità B garantite entro i tempi, il cui buon risultato è invalidato da una percentuale troppo alta di ricette cartacee, e il numero di pazienti in cure palliative.
Rapporto Crea Sanità, Valle d’Aosta sopra la media
Il rapporto del Centro per la Ricerca Economica Applicata in sanità (Crea Sanità) sulle performance delle regioni presenta, invece, un quadro positivo. Per Uberti, infatti, Crea «ha dati più completi e quindi più validi».
In Valle d’Aosta le performance sanitarie sono sopra la media nazionale e, nel 2022, più alte dell’anno precedente.
(federico tigellio benvenuto)