Post alluvione, Lavy (Lega): «portiamo il presidente Mattarella a Cogne»
Tutti d'accordo in Consiglio Valle sulla priorità di riattivare le infrastrutture primarie che sono state fortemente colpite e di fare una corretta informazione
Post alluvione, Lavy (Lega): «portiamo il presidente Mattarella a Cogne».
«Il 7 settembre Mattarella portiamolo a Cogne anziché all’inaugurazione della nuova università». Erik Lavy (Lega) ha lanciato l’idea in aula riferendosi alle indiscrezioni secondo le quali la nuova sede dell’Ateneo sarebbe inaugurata sabato 7 settembre giorno di San Grato, patrono di Aosta, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Così nel suo intervento nel dibattito sul post alluvione.
Il presidente Testolin
«Abbiamo affrontato la criticità di questa situazione, che ha toccato in particolare due territori ma nel complesso quaranta comuni, con alle spalle la determinazione, la coscienza e l’organizzazione di quello che questi eventi in passato ci hanno lasciato come eredità. Un’eredità che è stata ben impiegata». Lo ha detto il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, intervenendo in Consiglio Valle sull’ondata di maltempo che ha colpito la regione a fine giugno.
«Parto dagli aspetti positivi – ha aggiunto – e cioè che non ci sono stati danni alle persone o vittime sul nostro territorio. Diciamo che la fortuna ha inciso, ma non solo: c’è anche tutta una serie di interventi e di opere che nel tempo sono state costruite, quali le briglie di contenimento nelle zone più ‘delicate’ che hanno funzionato, proteggendo gli abitati».
«La macchina organizzativa si è attivata fin da subito – ha proseguito – a partire dalla serata del 29 giugno, coinvolgendo tutte le professionalità presenti sul nostro territorio. La priorità ora è di riattivare le infrastrutture primarie che sono state fortemente colpite, ovvero la messa in sicurezza delle aste torrentizie e il ripristino della viabilità di Cogne. Poi la sistemazione degli acquedotti e delle fognature». Testolin ha poi annunciato che «sarà da inserire un emendamento nella legge di variazione di bilancio riguardo alla possibilità di sospensione dei mutui per le aziende interessate dalle inondazioni che hanno subito dei danni, così come quelle che sono attualmente ferme a causa della chiusura della viabilità stradale».
Gli interventi
Mauro Baccega (Forza Italia) ha sottolineato: «Competenza e capacità hanno contraddistinto l’operato nell’immediato post alluvione. A una decina di giorni dall’evento che ha coinvolto 40 comuni colpiti è necessario un ritorno alla normalità nelle zone colpite. La Valle d’Aosta è tra le regioni più fragili dal punto di vista idrogeologico. È necessaria una prima tranche di ristori per consentire agli operatori commerciali di ripartire. Affrettarsi e dare risposte. È pronto un disegno di legge per la sospensione dei mutui. Auspica anche un’adeguata campagna di informazione».
Per Andrea Manfrin (Lega VdA): «È doveroso un pensiero alle famiglie che rischiano di perdere tutto. Apprezziamo lo sforzo della macchina dei soccorsi. Le comunità hanno dato il meglio di sé e, a poche ore dal disastro, erano già all’opera per il ripristino: questo è un vanto per la Valle d’Aosta. È giusto sostenere le attività ma bisogna riflettere sulla gestione delle emergenze anche banalmente sulle telecomunicazioni. Le misure di sostegno devono tenere conto delle diverse necessità».
Stefano Aggravi (RV) ha detto: «Mi unisco alla solidarietà espressa alle comunità e ai singoli che hanno subito danni dall’alluvione. La priorità che condividiamo è di fare presto sia dal punto di vista del ripristino delle infrastrutture sia dal punto di vista dei sostegni. C’è un’unità di intenti in Consiglio Valle».
Esprimendo «vicinanza alle comunità coinvolte» Erika Guichardaz (Pcp) ha dichiarato: «è indubbio che gli eventi estremi sono sempre più frequenti. I cambiamenti climatici esistono e pesano sulla vita di tutti noi. Le ripercussioni si hanno su tanti territori. Serve un’altra politica e un’altra gestione. Abbiamo firmato con convinzione la risoluzione perché riteniamo importante ci sia una corretta comunicazione affinché la Valle d’Aosta non sia penalizzata con l’estate turistica alle porte. Ricordiamo l’importanza del collegamento della galleria del Drinc. È una via di fuga nelle emergenze e per la sua riattivazione proponiamo, in una risoluzione, il coinvolgimento del genio ferrovieri».