Ferrovia: cominciati i lavori sulla linea Aosta-Ivrea
Partiti in ritardo, per la complessità dell'opera, ecco i primi interventi a Châtillon e Donnas; i lavori dovrebbero durare tre anni
Sono cominciati, in ritardo sulla tabella di marcia per la complessità dell’opera, i lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea.
Elettrificazione linea ferroviaria Aosta-Ivrea
I primi cantieri per l’elettrificazione dell’Aosta-Ivrea sono stati avviati a Châtillon e Donnas.
I lavori riguardano i pre-consolidamenti della galleria Torrensec a Saint-Vincent e gli scavi, il movimento terra e le opere di sostegno delle sottostazioni di Châtillon e Donnas.
Nelle prossime settimane, i lavori andranno avanti su tutta la linea, che lo ricordiamo è stata chiusa lo scorso mese di gennaio, con la contestuale istituzione del servizio sostitutivo di pullman.
Oggi, lunedì 8 luglio, l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Bertschy, ha effettuato un primo sopralluogo nel cantiere di Châtillon.
Aosta-Ivrea: i lavori
Ricordiamo che gli interventi rientrano nel progetto di adeguamento e miglioramento della linea ferroviaria Chivasso-Aosta, previsti dall’Accordo di Programma Quadro tra Regione Valle d’Aosta e RFI, allo scopo di incrementare le prestazioni dei servizi sulla linea Aosta-Ivrea-Torino.
L’intervento principale, ovviamente, è l’elettrificazione dell’Aosta-Ivrea, tratto lungo 66 chilometri, nei quali saranno realizzate tre nuove sottostazioni elettriche a Donnas, Châtillon e Aosta, con l’adeguamento delle opere e delle gallerie lungo la tratta.
Altri interventi sono previsti nelle stazioni di Nus, Hône-Bard, Montanaro e Strambino, così da adeguarle agli standard internazionali in termini di accessibilità per persone a mobilità ridotta, con la realizzazione di un sottopasso e sovrappasso, ascensori, percorsi per ipovedenti e marciapiedi rialzati.
Il futuro
I lavori di elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea dureranno circa tre anni e consentiranno la circolazione di treni completamente elettrici, in alternativa o in sostituzione agli attuali treni diesel e bimodali.
Questo dovrebbe permettere maggiori disponibilità in termini di capienza e di incremento degli standard di regolarità e puntualità, ovviamente oltre a contribuire al perseguimento delle strategie globali di sviluppo sostenibile.
(re.aostanews.it)