Allarme prezzi per frutta e verdura e viaggi, sempre meno famiglie partiranno
Federconsumatori chiede al Governo di intervenire in aiuto delle famiglie più fragili
Allarme prezzi per frutta e verdura e viaggi, sempre meno famiglie partiranno.
Lotta all’evasione fiscale, tassazione degli extraprofitti e aumento della tassazione sulle transazioni finanziarie.
Un aiuto per le famiglie
Ormai sembra un mantra, ma nonostante un’inflazione che mostra segni di rallentamento (pur con un’altra fiammata su aprile e in vista dell’estate), Federconsumatori alza ancora una volta la voce e chiede al Governo un aiuto per le famiglie.
Questa volta, visto anche l’avvicinarsi del periodo estivo, a trascinare i prezzi sono i servizi ricreativi, la cultura e gli spettacoli, con anche il carrello della spesa che torna nuovamente ad alzare la testa.
Se il dato nazionale si attesta sul +0.8% su base annua e +0.2% su base mensile, le cose sono simili ad Aosta, tenendo però conto che lo scorso anno i prezzi erano già saliti di più che nel resto d’Italia.
Gli ultimi dati
L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale del Comune di Aosta, infatti, parla di una variazione congiunturale del +0,2% e una diminuzione tendenziale del -0,6%.
Rispetto al mese di aprile, le divisioni di spesa che hanno mostrato nel mese di maggio le variazioni in aumento più significative sono quelle relative a: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,3), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,7), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6), servizi sanitari e spese per la salute (+0,3).
In diminuzione comunicazioni (-1,1), trasporti (-0,6), servizi ricettivi e di ristorazione (-0,2), mobili, articoli e servizi per la casa (-0,2), bevande alcoliche e tabacchi (-0,2).
Rimangono invariati abbigliamento e calzature, istruzione.
Le variazioni rispetto allo scorso anno vedono ai primi posti gli aumenti relativi a istruzione (+11,8), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,7), servizi ricettivi e di ristorazione (+2,6), bevande alcoliche e tabacchi (+2,4), trasporti (+2,2), servizi sanitari e spese per la salute (+1,5), altri beni e servizi (+1,4), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,2), abbigliamento e calzature (+0,7).
In diminuzione risultano abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-13,8), comunicazioni (-6,3), mobili, articoli e servizi per la casa (-0,7).
Altri aumenti in arrivo
Ma a preoccupare ancora di più sono i dati “ipotizzati”, e già toccati con mano, in vista dell’estate.
Per le vacanze si parla di un vero e proprio salasso, stimato in un aumento complessivo tra il 15-20%.
Biglietti aerei +20%
Tanto per fornire qualche dato, si parte dal +7% sui traghetti, per passare al +20% sui biglietti aerei.
Qui, il discorso è ancor più preoccupante, visto che, sull’onda di Lufthansa, le compagnie aeree stanno riversando sugli utenti le maggiori spese legate alla “svolta green”.
Finita? Neanche per idea, visto che si registrano anche aumenti compresi tra il +5% e il +10% per gli stabilimenti balneari, senza contare il previsto +3.5% stimato per i ristoranti.
Tutti dati che, ovviamente, vanno a sommarsi alla devastante crescita dei prezzi registrata nel 2022 e 2023.
Carrello della spesa: frutta e verdura alle stelle
Discorso se possibile ancor più complicato per quanto riguarda il carrello della spesa.
Se gli aumenti per i trasporti incideranno un po’ su tutti i settori, ci mette lo zampino anche la meteo.
Le gelate primaverili, prima, poi i nubifragi al nord e il caldo tropicale, con tanto di siccità, al sud, incidono in maniera pesante su frutta e verdura.
Secondo le prime stime, per radici, bulbi non amidacei e altri vegetali (come carote, finocchi, cipolle, aglio, asparagi e carciofi), si è registrato un aumento medio del +13,5% su base annua.
Le patate hanno riportato invece un aumento del 12,4% nei loro prezzi.
La frutta fresca, solamente nell’ultimo mese, è aumentata circa del +7,3% su base annua. La punta si raggiunge con il +20,1% delle pere e il +18,5% per la frutta con nocciolo (albicocche, ciliegie e susine, tanto per fare degli esempi).
Per le mele, invece, si parla di un +7,2%.
Federconsumatori all’attacco
Ancora una volta, Federconsumatori Valle d’Aosta va all’attacco, notando la decelerazione dell’inflazione, cominciata già ad aprile, ma evidenziando come il carrello della spesa e tutto ciò legato a servizi ricreativi e culturali, con l’arrivo della bella stagione, viva una recrudescenza preoccupante.
Considerando il dato nazionale del +0,8% su base annua, l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori valuta un aumento della spesa media delle famiglie di circa 252 euro all’anno (al netto degli ulteriori rincari).
Ma per la nostra regione il discorso cambia ben poco.«I continui aggravi incidono in maniera sempre più pesante sul potere di acquisto delle famiglie – spiega il presidente Bruno Albertinelli -.
In particolare incidono sui nuclei a basso reddito, pesando sulle loro scelte di consumo e, in questa fase, sull’andamento del settore turistico, accrescendo disparità e disuguaglianze».
Secondo le rilevazioni dell’osservatorio, «sono ancora molti i sacrifici e le rinunce che le famiglie sono costrette a compiere, specialmente in relazione alle vacanze e ai servizi turistici: saranno sempre meno le famiglie che quest’anno si potranno permettere di partire» analizza ancora Albertinelli, che poi sposta nuovamente il mirino su ciò che dovrebbe fare il Governo.
Un fondo di contrasto alla povertà energetica
«È necessario adottare provvedimenti immediati, ma soprattutto incisivi, che siano in grado di rilanciare la domanda interna, con un’attenzione particolare alle famiglie che si trovano in maggiore difficoltà – sottolinea ancora -. Per questi motivi servono la creazione di un fondo di contrasto alla povertà energetica, una riforma delle aliquote Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe alle famiglie, secondo le nostre stime, di risparmiare oltre 531,57 euro annui), con tanto di sanzioni per eventuali speculazioni.
Inoltre, servono azioni di contrasto alle disuguaglianze, che passino per il rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni, la resa strutturale del taglio del cuneo fiscale e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi e non ad agevolare quelli più elevati».
Tutto questo, ovviamente, richiede risorse, ma Federconumsatori pensa di sapere dove trovarle.
«Vanno reperite attraverso una intensificazione della lotta all’evasione e all’elusione fiscale, nonché applicando una adeguata tassazione degli extraprofitti e incrementando la tassazione sulle transazioni finanziarie» conclude Albertinelli.
(alessandro bianchet)