Alluvione: stato di calamità in Valle d’Aosta, avviato iter per richiesta stato di emergenza
Giovedì 4 luglio sopralluoghi a Cogne e Breuil-Cervinia della giunta regionale
Decretato lo stato di calamità su tutto il territorio della Valle d’Aosta. Avviato l’iter per la richiesta dello stato di emergenza. Lo comunica il governo regionale nel corso della consueta conferenza stampa del lunedì a poche ore dall’evento alluvionale che ha colpito la regione sabato 29 giugno, con le località di Cogne e Breuil-Cervinia le più colpite. Governo regionale che ha annullato tutti gli impegni per concentrare le energie e l’attenzione sullo stato emergenziale.
“Attraverso il Celva stiamo chiedendo di quantificare segnalare i danni subiti, così da poter presentare correttamente entro venerdì 5 luglio la documentazione alla protezione civile per avviare l’iter di riconoscimento dello stato di emergenza”, ha spiegato il capo della protezione civile valdostana, Valerio Segor.
Incontri sui territori
Giovedì 4 luglio la giunta regionale si recherà a Cogne in mattinata e a Breuil-Cervinia nel pomeriggio per dei sopralluoghi congiunti con le amministrazioni locali “così da poter far un punto più puntuale della situazione e raccogliere le istanze dei territori, così da poter dare risposte puntuali nel più breve tempo possibile”, ha detto il presidente della Regione, Renzo Testolin.
“Stamani abbiamo incontrato i parlamentari valdostani nell’ottica di sensibilizzazione nei confronti della Valle d’Aosta, in modo da poter ottenere i giusti risarcimenti agli ingenti danni subiti”, ancora Testolin.
Stato di emergenza
Il riconoscimento dello stato di emergenza passa attraverso un iter articolato. L’obiettivo è quello di raccogliere più dati possibili da presentare alla Protezione civile nazionale, per poi ottenere il riconoscimento dello stato di emergenza che, tradotto, significa poter beneficiare di risarcimenti per i danni subiti dai privati, ma anche alle infrastrutture e per le spese sostenute, per esempio, per il soccorso delle persone.
(re.aostanews.it)