Aosta: valanga di multe per infrazioni al codice della strada non pagate
La Corte dei Conti, in riferimento al 2022, tira le orecchie al Comune per circa 4 milioni di crediti; ma l'amministrazione ha messo in piedi una task force per il recupero che sta dando buoni risultati
Valanga di multe non pagate non pagate per il Comune di Aosta.
Ed ecco, quindi, che da un lato la Corte dei Conti tira ancora le orecchie, riferendosi al rendiconto 2022 e spronando a «porre massima attenzione» alla riscossione dei crediti, in particolare a 4 milioni di euro di sanzioni al codice della strada non “reclamati”.
Dall’altro il Comune, che incassa ancora una volta il monito della giustizia contabile, ma dall’altro si rallegra per il grande lavoro fatto in materia, tradotto in residui attivi ridotti oltre 1.5 milioni di euro (dato mitigato dai contributi per gli investimenti ancora da riscuotere) e incassi da multe rivisti al rialzo, anche qui, di oltre un milione di euro.
Multe: il monito della Corte dei Conti
Nei giorni scorsi la Sezione di controllo della Corte di Conti della Valle d’Aosta ha presentato la relazione sugli esiti del controllo relativo al rendiconto dell’esercizio 2022 e ai controlli interni 2022 e 2023 del capoluogo rossonero.
Tra i vari aspetti evidenziati dalla magistratura contabile, un punto emerge forte e chiaro ancora una volta, il rilievo su quanto concerne i residui attivi (o crediti non riscossi) del Comune.
In particolare, la sezione di controllo evidenzia il totale di residui a rendiconto 2022 di 27.695.687,84 euro, diminuito dal 2021 di 1.300.698,38 (-4,48%), ma «con minore incisività della diminuzione rilevata tra il 2020 e il 2021 (-2.583.169,07, pari a -8,18%) – sottolinea il documento -. Nell’ultimo sessennio i residui attivi sono diminuiti complessivamente di 8.800.669,65 euro. Pur rilevando una progressiva contrazione dei crediti non riscossi, occorre rammentare che il Comune muoveva da una situazione di partenza decisamente anomala (residui attivi a rendiconto 2017 pari a euro 36.496.256,49 euro)».
«Capacità di riscossione ancora debole»
Sottolineando come l’ammontare complessivo è caratterizzato da una «sempre maggiore anzianità dei residui», la sezione di controllo definisce la capacità di riscossione dell’ente «ancora debole».
L’organismo si concentra, in particolare, sugli «oltre 4 milioni di euro di residui attivi derivanti da sanzioni al codice della strada» e nota come rispetto al 2021 ci sia «una performance di riscossione ancor più negativa» si legge ancora, tanto che la sezione «reitera la raccomandazione al Comune di Aosta di porre la massima attenzione a tutti i procedimenti, anche di ordine organizzativo, preordinati alla tempestiva riscossione dei propri crediti, unitamente allo svolgimento delle operazioni di riaccertamento nel rispetto della disciplina contabile armonizzata».
Il Comune
A disposizione, però, ci sono già i dati del rendiconto 2023, che evidenziano come l’opera di recupero del Comune stia continuando e, a dirla tutta, in maniera abbastanza decisa.
Al 31 dicembre 2023, infatti, i residui attivi sono di 26.198.460,29, contro i 27.695.687,84 euro di inizio anno.
Il dato, però, è condizionato dai 4.935.302,80 di residui legati ai contributi agli investimenti da amministrazioni pubbliche (Pnrr e affini).
Multe: situazione in miglioramento
Tornando al discorso multe, la situazione migliora sensibilmente.
Le entrate da famiglie derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti, al 31 dicembre 2023, mostra residui di 1.914.204,63 euro, frutto di 1.2 milioni di euro di crediti riscossi nell’anno.
A questi si aggiungono i 582.300,64 euro di residui attivi legati alle imprese, con una riscossione che, per il 2023, parla di 319.662,29.
La vice sindaca con delega al Bilancio, Josette Borre, mette i puntini sulle i e ricorda come «con l’ufficio unico delle riscossioni stiamo facendo un grandissimo lavoro su praticamente tutte le voci in entrata – spiega Borre – e questo pur avendo solamente una persona che si occupa di questo aspetto. Secondo noi stiamo ottenendo grandi risultati».
Il problema, che come evidenziato dalla Corte dei Conti, si trascina da diversi anni, va risolto un po’ alla volta.
«Un pezzo per volta stiamo migliorando notevolmente la situazione – spiega ancora la vice sindaca -. I rilievi ci stanno, ma non si può pensare di azzerare tutto con un colpo di bacchetta magica. Per quanto riguarda la Tari, ad esempio, ci sono circa 23 mila contribuenti e noi aspettiamo di avere la certezza sulla riscossione o comunque sul destino di questi residui prima di toglierli dal bilancio. Anche sulle multe siamo migliorati molto, di oltre 1,5 milioni e questo ci sembra un dato confortante».
Residui accumulati negli anni
Rimane da capire come, negli anni, si sia prodotta questa situazione.
«Sinceramente non lo so – conclude Borre -. Per quanto riguarda il servizio idrico integrato, ad esempio, c’era un sistema vecchio e macchinoso e si faceva fatica a star dietro a tutto, ma tutto questo sta migliorando, grazie proprio all’ufficio unico riscossioni. Poi, ovviamente, tutto si può fare meglio».
(al.bi.)