Aosta, via Saint-Martin-de-Corléans: per ora niente farmacia, al posto del distributore ci sarà un parcheggio
Il consiglio comunale di Aosta ha dato il via libera all'acquisizione dell'area di proprietà dell'Eni. Nell'immediato verrà realizzato un parcheggio a pagamento da 60 posti, ma rimane in piedi la possibilità, in futuro, di vedere un parco o la quinta farmacia comunale
Sorgerà un parcheggio a pagamento e, al momento, non una nuova farmacia comunale nel piazzale di via Saint-Martin-de-Corléans un tempo occupato da un distributore di benzina e ora abbandonato da tempo.
Sarà questo il primo risultato dell’acquisizione approvata dalla Giunta di Aosta e che mercoledì ha ottenuto anche il via libera unanime del consiglio comunale.
Acquisizione dell’ex distributore
Dopo un lunghissimo iter, che ha attraversato diverse amministrazioni comunali, infatti, il governo aostano ha concluso la trattativa con Eni per acquisire l’area situata nei pressi dell’ospedale, tra via Saint-Martin-de-Corléans e via Abbé Gorret.
L’operazione di acquisizione, da circa 210 mila euro, dovrà essere conclusa entro la fine del 2024, con l’area che sarà così affidata alla gestione di Aps, dando quindi il via alla progettazione.
Inizialmente, la zona sarà classificata, come detto, ad area di sosta a pagamento, ma con la possibilità di «procedere alla trasformazione dell’area, ivi comprendendo gli oneri di demolizione di quanto oggi presente, superando, ex post, la problematica riguardante la piena corrispondenza tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato dall’allora proprietario».
Futuro? Area verde o farmacia, si vedrà.
L’assessore ai Lavori pubblici
A spiegare la decisione l’assessore ai Lavori pubblici, Corrado Cometto, che evidenzia come per prima cosa si penserà a «realizzare un parcheggio a pagamento con una sessantina di posti – illustra Cometto -. L’idea è quella di soddisfare le esigenze di parcheggi per gli esercizi della zona. Non abbiamo pensato a stalli bianchi, nonostanze la carenza di posti a lungo termine, perché si rischierebbe di vederli occupati a lungo».
La zona è strategica e vedrà anche il collegamento con la pista ciclabile.
«Non solo, l’area ha uno sbocco naturale anche su via Abbé Gorret – evidenza ancora l’assessore -. Per questo si potrebbe pensare a un passaggio pedonale per collegare la zona anche al centro».
Il sito, peraltro, è «già stato oggetto di bonifica – spiega il segretario generale Stefano Franco -. Abbiamo l’attestazione anche dell’Arpa che è stato realizzato tutto a regola d’arte».
«Non c’è visione»
Minoranze non in totale accordo sul progetto, come spiega la consigliera di Renaissance, Roberta Carla Balbis.
«Non capisco il modo di ragionare – dice -. Se acquisto una cosa, devo già sapere che intenzioni ho, nonostante l’iter sia lunghissimo e complesso».
A Balbis non piace il passo indietro sull’idea di realizzare attività collettive o riservate al verde e a spazi per il gioco.
«Volete realizzare un parcheggio a servizio del commercio, ma vi do una notizia, il commercio, ormai, è morto. Purtroppo manca un progetto, una visione, non si precepisce un governo puntuale e lucido», conclude Balbis, poi «confortata» dalla successiva spiegazione del sindaco.
Bruno Giordano favorevole
Ricorda il lunghissimo iter il consigliere di Lega e Autonomia e Libertà, Bruno Giordano, che all’epoca del suo mandato aveva avviato la trattativa con la Regione per portare una farmacia, dopo lo spostamento della Comunale 4 nei pressi dell’ipermercato Gros Cidac.
«La crisi di governo portò però a un passo indietro, con legittime pressioni a stoppare l’iter – sottolinea Giordano -. Poi, il famoso patto di stupidità, fermò la possibilità di acquisire l’area a un prezzo che rasentava il ridicolo, ma sono contento che ora si sia riusciti».
L’ex sindaco si augura che il Comune «continui la contrattazione con la Regione per ottenere la quinta farmacia – conclude -. Ci sta l’idea della sosta a rotazione, vista la vicinanza all’ospedale, ma suggerisco di non mollare la presa».
Il chiarimento
A fugare ogni dubbio il sindaco Gianni Nuti.
«Abbiamo le idee chiare – esclama il sindaco -. In quell’area, attualmente, le esigenze di sosta sono la priorità, proprio per creare le condizioni per vivacizzare un’area che sarà soggetta a un importante intervento edilizio».
Nuti sposta poi lo sguardo al futuro.
«Nel progetto del nuovo ospedale è previsto il raddoppio dei parcheggi in struttura e una volta che questo risultato sarà tangibile potremo rivisitare la destinazione d’uso – chiarisce ancora -. Potremmo pensare a un polmone verde, per contrastare il sicuro aumento del livello di cementificazione».
Ma c’è dell’altro.
«Sulla farmacia il fronte rimane aperto, perché ci sono ipotesi di internalizzazione nell’ospedale – conclude il primo cittadino -. In quel caso, un’altra farmacia diventerebbe ridondante, altrimenti si può pensare alla collocazione della farmacia residua nel piano cittadino. Per ora è urgente acquistare l’area per la funzione temporanea, poi si pianificherà in base alle esigenze».
(al.bi.)