Ciclismo: Giro della Valle d’Aosta, tutto pronto per l’edizione numero 60
L'edizione 2024 del Giro della Valle d'Aosta si svolgerà in 5 tappe dal 17 al 21 luglio, con 28 squadre coinvolte
Cinque tappe per 559 km totali di lunghezza, con 13.000 metri di dislivello complessivi, sui quali sono pronti a sfidarsi 28 squadre provenienti da 13 paesi diversi e con alcuni tra i migliori ciclisti Under 23 internazionali per l’edizione 2024 del Giro della Valle d’Aosta.
Il Giro Ciclistico della Valle d’Aosta-Mont Blanc spegne quest’anno ben 60 candeline e gli ingredienti per una gara di alto livello ci sono davvero tutti.
La sessantesima edizione del Petit Tour è stata ufficialmente presentata al pubblico lunedì 17 giugno all’Auditorium Cva di Châtillon, con un affettuoso ricordo di due pilastri della corsa recentemente scomparsi.
Il ricordo di due pilastri del Giro
Prima dell’introduzione di Riccardo Moret, presidente della Società Ciclistica Valdostana che organizza il Giro, sono stati onorati con un minuto di silenzio Giovanni “Nino” Ramires e Vasco Sarto, rispettivamente storico patron ed ex presidente della società organizzatrice.
«Stasera vogliamo ricordare due grandi personaggi, senza i quali oggi non saremmo neppure qui a commentare i 60 anni di questa magnifica corsa. Quello che posso dire di loro è che Nino era una persona speciale, che nel 1962 ebbe l’idea per l’epoca quasi d’altri tempi di portare una corsa ciclistica sulle strade della Valle d’Aosta» ha detto Moret.
«Vasco era invece un personaggio sanguigno e con un entusiasmo contagioso, da lui ho imparato molto» ha commentato con affetto il presidente.
Chiappucci ospite d’onore
L’intervento di Claudio Chapopucci alla presentazione del Giro della Valle d’Aosta
Alla serata di presentazione del 60° Giro Ciclistico della Valle d’Aosta era presente pure Claudio Chiappucci, uno dei ciclisti italiani più amati degli anni Novanta, che proprio sulle strade della Valle d’Aosta ha iniziato a farsi le ossa da professionista.
«Un ricordo molto vivo che ho del Giro della Valle è quando lo feci nel 1984, all’epoca era molto temuto da noi ciclisti in erba per le sue continue salite e le tappe molto nervose e con poca pianura. Ancora oggi, a 60 anni di distanza dalla prima edizione, rimane una gara di tutto rispetto» ha spiegato “El Diablo”.
Il 60° Giro ciclistico della Valle d’Aosta
La presentazione del Giro ciclistico della Valle d’Aosta
Il 60° Giro Ciclistico della Valle d’Aosta inizierà mercoledì 17 luglio con la prima tappa in territorio tutto francese, la St-Gervais Mont Blanc-Passy da 40,8 km di lunghezza.
Il primo sconfinamento in Valle d’Aosta e anche nel vicino Piemonte sarà il giorno seguente, con la Verrès-Borgofranco d’Ivrea da 127,8 km e le prime salite impegnative, come quelle sulla Serra d’Ivrea.
Seguirà poi il trittico tutto valdostano con le salite di prima categoria: venerdì 19 luglio i ciclisti si sfideranno nella tappa da Sarre a Pré-Saint-Didier (Verrand) di 129,5 km con le dure salite di Verrogne da Saint-Pierre e soprattutto il terribile Colle San Carlo da Morgex.
Sabato 20 luglio sarà poi la volta della tappa regina del Petit Tour, ossia la Saint Vincent-Ayas con arrivo a Champoluc dopo ben 163 km di lunghezza e cinque gran premi della montagna, tra cui il Col d’Arlaz e il Col Tsecore.
La tappa finale, in programma domenica 21 luglio, sarà l’ormai classica Valtournenche-Breuil Cervinia, da 95,5 km di lunghezza e un’altra salita storica, stavolta il Col Saint-Pantaléon da Verrayes, con arrivo sotto il Cervino.
Nella serata di presentazione sono state anche esposte le novità del 2024, tra cui il nuovo main sponsor della maglia gialla, ossia il gruppo Cva, così come la maglia multicolore offerta dal Panathlon Club Valle d’Aosta per il premio fair play della gara.
Il libro
L’occasione è stata anche perfetta per la presentazione del libro scritto a quattro mano da Cesare Cossavella e Paolo Ghiggio sulle 6 decadi del Giro della Valle d’Aosta, appena uscito in libreria per Pedrini Edizioni.
Il testo, intitolato Giro della Valle d’Aosta. Storia di amicizia, campioni, montagne, paesaggi e fatica raccoglie ben 60 anni di fotografie, aneddoti, curiosità e vicende legate alla corsa.
«Siamo partiti ricordando ogni edizione, partendo dalla prima nel 1962 con risultati e aneddoti, sino ai giorni nostri. La decisione comune è stata quella che a raccontare il Giro fossero i protagonisti: corridori, direttori sportivi, organizzatori, volontari e giornalisti. Raccolte le interviste ne abbiamo definito la stesura in occasione del 60° anniversario del Giro della Valle» ha commentato Cossavella.
(mattia pramotton)