Aosta: la maggioranza snobba la Commissione, la minoranza lascia l’aula
Tutto da rifare in Commissione Politiche del territorio - Opere pubbliche di Aosta con la minoranza che fa mancare il numero legale per marcare l'assenteismo tra i banchi della maggioranza
«Se non si presenta nessuno anche noi lasceremo l’aula e la delibera verrà votata in consiglio», il consigliere Sergio Togni (Lega Vallée d’Aoste) punge gli esponenti della maggioranza e mette la parola fine dopo 20 minuti alla seconda Commissione “Politiche del territorio – Opere pubbliche” del comune di Aosta, convocata oggi, martedì 18 giugno.
«I rappresentanti della maggioranza non sono presenti, tranne il presidente Laurent Dunoyer e il consigliere Diego Foti – sottolinea Togni – non mi sembra giusto che sia l’opposizione a prendere in mano la commissione e portarla avanti. Questo è un piccolo segnale per far comprendere che la delibera deve essere sostenuta anche con la propria presenza».
Aggiunge Roberta Carla Balbis (La Renaissance Valdôtaine), «A maggior ragione se il secondo punto all’ordine del giorno, non ancora trattato, è considerato un qualcosa di urgente che ci è stato inoltrato solo nella giornata di ieri».
Il presidente prende atto dell’accaduto e segna il triplice fischio finale.
«Mi scuso per questa situazione con voi e anche con l’ingegnere Marco Framarin» dice Dunoyer.
Rinviata la convenzione con la Sev
In apertura ll’ ingegnere aveva delineato presente e futuro rapporto con il Sev, Services des eaux valdôtaines, che dal primo gennaio 2025 avrà tra le mani la gestione del Servizio idrico integrato della città.
«Sev è estremamente impegnata a organizzare la società nata del marzo dell’anno scorso. Lavoreremo insieme nella seconda parte del 2024 perché dal 2025 si occuperanno del servizio acquedotto e fognatura. Stanno già effettuando lo stesso lavoro nei comuni circostanti della plaine. L’arrivo a gennaio di Sev sarà oggetto di un’ulteriore delibera perché tutti siano consapevoli di ciò che gestirà la nuova società».
Nella seduta odierna era all’ordine del giorno la presa d’atto degli attuali passaggi intermedi.
«Come gestori dei servizi acquedotto e fognatura continueremo a emettere le bollette fino al 31 dicembre – spiega Framarin – incassando anche la parte di depurazione per conto di Sev, per cui deve esserci un meccanismo di ristoro. Sev è legittimata a chiedere acconti e nel saldo finale del servizio si tireranno le somme di tutte le bollette».
«Abbiamo assegnato ad ogni utenza un consumo annuo, periodicamente attribuito basandosi sul consumo effettuato. Attraverso questa convenzione riconosceremo ciò che abbiamo accertato nel corso dell’anno. Un meccanismo analogo è relativo anche al fondamentale servizio di analisi delle acque per il consumo umano. Anche in questo caso c’è un riconoscimento tramite acconti e un saldo finale, tenendo conto del numero delle analisi svolte».
Il voto sulla delibera odierna, che poneva in approvazione la convenzione per liquidare le fatture che perverranno periodicamente, viene così rinviato.
Rinviato anche il secondo punto all’ordine del giorno della commissione, integrato ieri, “Servizio Patrimonio e Valorizzazione patrimoniale – Definizioni e modalità di acquisizione area ex distributore di carburanti sita in corso Saint-Martin-de-Corléans n. 45, censito in catasto terreni al foglio 25 n. 308 da destinare a finalità istituzionali”.
(luca mauro melloni)