Art3Num3ro, al Mar i numeri nelle opere degli artisti tra XX e XI secolo
La mostra Art3Num3ro sarà inaugurata martedì 18 giugno alle 18 al Museo archeologico regionale e rimarrà aperta fino al 20 ottobre
I numeri nelle opere d’arte degli ultimi sessant’anni sono al centro della mostra Art3Num3ro. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo che sarà ospitata al Mar.
Curata da Angela Madesani e prodotta da Nomos Edizioni la mostra riunisce oltre settanta opere di importanti artisti italiani e internazionali divise in cinque sezioni, in un percorso trasversale che attraversa linguaggi, tematiche, pensieri della storia in cui il numero diviene momento fondamentale di riflessione per l’artista e per l’osservatore.
Art3Num3ro sarà inaugurata martedì 18 giugno alle 18 e rimarrà aperta al pubblico dal 19 giugno al 20 ottobre 2024.
Le cinque sezioni della mostra
Da strumento di misura a riflessione, elemento concettuale e segno grafico, «il numero diventa un elemento semantico densissimo di contenuti, che nel corso del XX secolo, dall’Arte concettuale alla Pop Art, ha rappresentato un potente catalizzatore di attenzione e che anche gli artisti contemporanei più vicini a noi maneggiano con cura e grande intensità espressiva» sottolinea la dirigente della struttura Attività espositive e promozione identità culturale, Daria Jorioz.
Cinque le sezioni della mostra.
Numero e tempo raccoglie i lavori di alcuni fra i più importanti artisti dell’ambito concettuale internazionale come On Kawara, con libri e cartoline in una dimensione di natura esistenziale fra il personale e il collettivo. La grande opera di Luca Pancrazzi 24 ore su 24 è un omaggio alla pratica del disegno, esercizio quotidiano di cura, di dedizione nei confronti del proprio operare. Ci sono poi opere di Elena Modorati, Alighiero Boetti, il minuto di fotografia di Franco Vimercati, le carte di viaggio di Roman Opalka, fotografie di Carlo Valsecchi, il diario di Daniela Comani.
In Numero e narrazione troviamo la Linea di Piero Manzoni, con cui l’artista crea un patto con lo spettatore, accettare quanto da lui dichiarato: la lunghezza della linea stessa. Le opere di Elisabeth Scherffig, Antoni Tàpies, la Via Crucis laica di Elisabetta Casella, Joseph Kosuth, Pietro Bologna, Peter Dreher, le pagine rosa di Paolo Pessarelli e Edward Kienholz.
Numero e spazio ospita la documentazione dell’opera performativa Per un otto coricato, dell’artista milanese Cioni Carpi, che l’ha proposta alla Settimana della Performance bolognese del 1977. Poi i lavori di Andrea “Bobo” Marescalchi, Ed Ruscha.
Numero, segno e immagine riunisce le opere pop di Ugo Nespolo, la fotografia di Luigi Ghirri, le sculture di Robert Tiemann, le carte di Hanne Darboven, le tele di Mimmo Iacopino, e ancora le carte di Vincenzo Merola, il più giovane degli artisti in mostra.
Numero e aritmetica ospita artisti concettuali, come Bernar Venet, Mel Bochner, Mario Merz, Vincenzo Agnetti, Beatrice Pasquali.
Ingresso 8 euro, ridotto 6.
La mostra è inserita nel circuito di Abbonamento Musei.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 19 giugno al 20 ottobre 2024, tutti i giorni dalle 9 alle 19.
(re.aostanews.it)