Non ti scordar di me: gli studenti del liceo Bérard raccontano la guerra
Il lavoro dei ragazzi della V A si è tradotto in due volumi e un audiolibro che saranno presentati al pubblico questa sera, mercoledì 5 giugno, alle 18, alla sala BCC di via Garibaldi, ad Aosta
Non ti scordar di me: gli studenti del liceo Bérard raccontano la guerra.
«Rendere il programma di storia più stimolante, andando alla ricerca di storie vissute durante la Seconda guerra mondiale dai familiari così che i loro racconti non si perdano con il passare del tempo».
Da questa riflessione è nato il progetto che l’insegnante di inglese del Liceo Bérard di Aosta, Valentina Tenedini, ha sviluppato, in collaborazione con la lettrice madrelingua Sally Larder, con gli studenti della 5ª A linguistico.
Sentimenti, vicende familiari, risvolti umani di un’Italia e di Italiani alle prese con la guerra condensati in Forget me not – Non ti scordar di me; Storie di guerre delle nostre famiglie, due volumi, in inglese e in italiano, e un audiolibro in lingua italiana.
Storie di persone
«Quando studiamo le guerre pensiamo siano eventi oggettivi da studiare sui libri.
In realtà, sono storie di persone, anche vicine a noi, che affrontano un evento che coinvolge tutti, indistintamente dall’estrazione sociale, dall’età e da altri fattori» spiega Tenedini.
Gli alunni hanno, dunque, raccolto le testimonianze dei loro familiari, narrate direttamente dai protagonisti di allora, ormai loro nonni e bisnonni, altre, invece, filtrate attraverso il racconto dei genitori.
«È stato un lavoro incominciato in classe e sviluppato a casa, attraverso ricerche nella propria famiglia – spiega lo studente Tommaso Zavattaro -.
Dopo la fase di ricerca, in classe ci siamo dedicati alla condivisione delle vicissitudini».
«L’idea era di avere più punti di vista sul Secondo conflitto mondiale. Non tutti hanno raccontato tutto e solo mettendo insieme le vari testimonianze abbiamo delineato le dinamiche di quel periodo» aggiunge Sofia Lancellotta.
Una prigionia lunga 3 anni
Fra i racconti, c’è anche la vicenda della mamma e del nonno della docente: «è la storia della prigionia lunga 3 anni di mio nonno in Inghilterra.
Al suo rientro, sua figlia e cioè mia mamma, allora bambina, non si ricordava di avere un papà.
Una vicenda che fa riflettere sulle storie familiari alle prese con i conflitti, sulla riacquisizione di un ruolo, quello di padre, all’interno di un nucleo familiare e anche sul valore dell’amicizia, capace di guardare oltre le barriere politiche e di guerra.
«Mio nonno, infatti, nella prigionia in Inghilterra, era diventato amico di persone del posto con cui ha conservato l’amicizia fino alla morte» aggiunge Tenedini.
Come ha rimarcato Christine Pellu, la scelta del titolo non è casuale ma richiama il nome di un fiore, il non ti scordar di me: «il nostro obiettivo è ricordare i momenti di guerra e della famiglia così da fissarli nel tempo, visto che siamo l’ultima generazione che è in contatto con testimonianze dirette.
Ci siamo ispirati alla tradizione anglosassone in cui il papavero onora i caduti.
La mamma della nostra compagna Russlana Zelionii ha realizzato una spilla con il fiore».
Questa sera la presentazione
I volumi saranno presentati al pubblico questa sera, mercoledì 5 giugno, dalle ore 18, alla sala conferenze BCC, in via Garibaldi 3 ad Aosta.
(ilaria bersi)