Coppa del mondo di sci a Cervinia: 4 indagati per la presunta pista non autorizzata
La procura di Aosta ha concluso l'inchiesta; gli indagati sono Federico Maquignaz, Herbert Tovagliari, l'operatore della pala meccanica che ha materialmente eseguito lo scavo e Franz Julen.
Coppa del mondo di sci a Cervinia: 4 indagati per la presunta pista non autorizzata.
Si chiude con quattro indagati l’inchiesta della procura di Aosta sui lavori per la pista italo-svizzera realizzata per le gare di Coppa del mondo di sci alpino Zermatt Cervinia, mai disputate.
Nell’autunno 2022 infatti, le discese libere maschile e femminile furono annullate per mancanza di neve mentre nell’autunno 2023, le gare furono annullate per troppa neve e violente raffiche di vento.
Lo rende noto l’agenzia Ansa Valle d’Aosta.
Scavo non autorizzato
Il pubblico ministero Giovanni Roteglia contesta l’esecuzione senza autorizzazione di uno scavo trasversale alla lingua del ghiacciaio lungo 330 metri e largo otto metri.
I 4 indagati
Gli indagati sono Federico Maquignaz, presidente e amministratore delegato della Cervino SpA, il suo predecessore Herbert Tovagliari, l’operatore della pala meccanica che ha materialmente eseguito lo scavo e Franz Julen, presidente elvetico del Comitato organizzatore.
Secondo la tesi dell’accusa, la pista di collegamento tra quella principale e il ghiacciaio di Plateau Rosa non risulterebbe nei progetti autorizzati.
Maquignaz, Tovagliari e l’operatore della pala meccanica sono difesi dall’avvocato Corrado Bellora del foro di Aosta.
Franz Julen, presidente del Comitato organizzatore e presidente della società degli impianti di risalita di Zermatt Bergbahnen è difeso dall’avvocato Federico Fornoni del foro di Aosta.
Gli accertamenti del Corpo Forestale
Gli accertamenti del Corpo Forestale della Valle d’Aosta erano scattati su iniziativa della procura, dopo le notizie emerse nell’autunno 2023 in merito alle polemiche per i lavori sul versante elvetico del tracciato, dove hanno giurisdizione le autorità svizzere.
La pista Gran Becca parte dai 3720 metri della Gobba di Rollin e arriva ai 2835 metri dei Laghi di Cime Bianche, con un percorso in gran parte su ghiacciaio e per due terzi in territorio italiano.
(re.aostanews.it)