Aosta, l’Aps snocciola i dati in V Commissione: 806 mila euro di utile, 2 milioni 169 mila di ricavi dai parcheggi
A trainare l'utile complessivo dell'Aps le farmacie che registrano un aumento degli accessi, +13%, e degli incassi; i parcheggi perdono 250 posti in strada rispetto al 2021
«806mila euro di utile è il risultato importante di Aps nell’ultimo anno», lo dice Matteo Fratini, presidente dell’Azienda pubblici servizi, alla quinta Commissione consiliare “Controllo e Garanzia” del Comune di Aosta, illustrando il resoconto economico.
«Ci dobbiamo riferire soprattutto a un triennio, perché le cifre del 2023 sono figlie degli anni precedenti. L’attuale Consiglio di amministrazione è entrato in carica nell’agosto 2021, in un contesto pesantemente deficitario, e successivamente grazie all’apporto di tutti si è arrivati a un esito così positivo» ancora Fratini.
Farmacie in controtendenza rispetto alla media nazionale
Tra i dati esposti risaltano in maniera clamorosa le statistiche delle farmacie che trainano l’utile complessivo e viaggiano in parziale controtendenza rispetto all’andamento nazionale.
Se il numero medio di scontrini emessi annualmente a livello italiano è di 57 mila per singolo esercizio, quelli delle farmacie di Aosta sono di 72 mila (F1, Corso Battaglione), 35 mila (F2, Corso Ivrea), 61 mila (F3, Viale Conte Crotti) e 170 mila (F4, Cidac).
Se il numero di accessi in farmacia a livello italiano è diminuito del 3%, gli accessi nelle farmacie Aostane sono aumentati del 13% (F1), 5% (F2), 21% (F3) e 7% (F4).
Nonostante il costo del personale ammonti a 1 milione e 648 mila, il risultato utile del solo servizio di farmacia raggiunge addirittura 1 milione e 175 mila euro.
«Il 2023 migliora i dati del 2022 che già costituivano lo storico migliore. Questo significa che il singolo collaboratore nelle farmacie è più carico singolarmente di lavoro» spiega Fratini.
Così la carenza di personale e la mancanza di laureati nel settore entrano prepotentemente nel discorso.
«Non solo nel resto d’Italia, ma anche in altri paesi esistono problemi simili e ciò va affrontato seriamente perché si ripercuote sul discorso degli orari, della disponibilità, delle aperture. Si cercano formule di proposta economica che siano in linea con la norma e la Corte dei conti, ma che possano essere attrattive e competitive. Soprattutto dopo il periodo del Covid le persone chiedono un equilibrio migliore tra vita privata e vita professionale. A sua volta l’azienda deve trovare un equilibrio tra i vari fattori, cioè i dipendenti, le ore di lavoro e i servizi da fornire che non devono diminuire», sottolinea il presidente dell’Aps.
Il totale degli addetti dell’Aps è attualmente di 81 persone per un costo complessivo di 3 milioni e 450 mila.
«Aps ha dimostrato nel corso degli anni la sua solidità, questo significa avere una gestione efficiente. L’utile non deriva dalla contrazione dei costi – spiega – dato che l’azienda ha investito tanto, ad esempio nella ristrutturazione di due farmacie, il miglioramento della sicurezza sul lavoro, l’implementazione dei software. È stato anche un piacere aver collaborato in attività come Stick It!, Letture altre, Aosta capitale della cultura. Sono convinto che la cultura non ha prezzo, può essere elemento di discussione e confronto, ma non è quantificabile e ci fa andare oltre i conti».
I parcheggi perdono 250 posti in strada
Per ciò che concerne il settore dei parcheggi i ricavi arrivano nel 2023 a 2 milioni e 169 mila, a fronte di 1 milione e 993 mila di costi. Gli stalli, rimasti immutati numericamente all’interno delle strutture (1610), sono diminuiti nelle strade dai 1949 del 2021 ai 1700 del 2024.
«Tralasciando le valutazioni politiche, ancora oggi parcheggiare è sostenibile con questi dati. Tenendo conto della durata media della sosta e del costo, non abbiamo ancora il 100% di utilizzo. Si potrebbe rimanere così, prendendo in considerazione pure l’elevata educazione civica di residenti e turisti».
Paragonando i numeri a quelli del 2022 «il parcheggio Parini è in crescita, il Carrel subisce una diminuzione dettata dagli investimenti nella manutenzione – prosegue Fratini – mentre il parcheggio della Consolata ha una riduzione per l’inserimento di una persona. Il de la Ville è forse il più bello dal punto di vista architettonico, ma è meno presente nella mentalità dei cittadini come fruibilità. Non ha mai dato grandi performance, ma piano piano sta migliorando».
Il cimitero si sta svuotando
Sul servizio cimiteriale le valutazioni sono positive.
«Anche se le statistiche, visto l’ambito, non vanno analizzate come una tradizionale performance economica, ma una presa d’atto su ciò che sta accadendo, ad esempio l’attestarsi sulle 1.100 cremazioni l’anno. Il tema del cimitero è culturale perché ci si sta trovando di fronte ad una sorta di suo spopolamento, conseguenza delle cremazioni o dei mancati rinnovi che svuotano appezzamenti di terra. Sarà necessaria una riflessione futura».
(luca mauro melloni)