Aosta: la chiesa piange Padre Sante Gazzola già parroco dell’Immacolata
Nella serata di oggi, martedì 28 maggio, il rosario sarà recitato presso il santuario di Maria Immacolata di Aosta dove, mercoledì 29, alle 15, saranno celebrate le esequie
Aosta: la chiesa piange Padre Sante Gazzola già parroco dell’Immacolata. Nella serata di oggi, martedì 28 maggio, il rosario sarà recitato presso il santuario di Maria Immacolata di Aosta dove, mercoledì 29, alle 15, saranno celebrate le esequie.
Nelle prime ore di lunedì 27 maggio all’ospedale Umberto Parini di Aosta, dove era stato ricoverato il giorno prima, è morto Padre Sante Gazzola, missionario oblato di Maria Immacolata.
La vita
Una vita dedicata interamente al servizio della fede e della comunità quella di Padre Gazzola, nato l’1 aprile 1934 a Crespignaga di Maser, in provincia di Treviso.Fin da giovane mostrò una forte vocazione religiosa, che lo portò a frequentare le Medie alla scuola apostolica di Oné di Fonte e i primi tre anni di liceo alla scuola apostolica di Firenze.
Il suo cammino verso il sacerdozio lo vide entrare in noviziato a Ripalimosani (CB) nel 1952. L’anno successivo iniziò la formazione teologica a San Giorgio Canavese, dove emise l’oblazione perpetua il 15 agosto 1956 e ricevette l’ordinazione sacerdotale il 6 dicembre 1959.Per trent’anni, Padre Sante ricoprì numerosi incarichi nelle diverse comunità OMI (Oblati di Maria Immacolata) sparse per l’Italia. Ogni luogo in cui prestò servizio fu testimone del suo impegno pastorale e della sua capacità di toccare i cuori dei fedeli con la sua predicazione e il ministero della confessione.
Nel settembre del 1991, Padre Sante giunse ad Aosta, nella Parrocchia di Maria Immacolata. Qui trovò la sua vera missione, diventando uno dei confessori più assidui e consultati del santuario. La sua saggezza e la sua capacità di ascolto attiravano non solo i fedeli laici, ma anche numerosi sacerdoti che cercavano il suo consiglio e la sua guida spirituale.
Un grave problema alla vista, che lo portò alla cecità, non riuscì a frenare lo zelo pastorale di Padre Sante. Anzi, questa sfida divenne per lui un’ulteriore motivazione per mantenersi aggiornato e continuare il suo ministero con l’ausilio di mezzi tecnologici. La sua dedizione e la sua forza d’animo sono stati un esempio di fede incondizionata e servizio agli altri.
(re.aostanews.it)