Courmayeur: mobilità verso le valli in funivia e in rotaia
Sarà Cassa Depositi e Prestiti a studiare la sostenibilità del Rope Taxi, la telecabina che da un certo punto dell’itinerario si stacca dal cavo e procede su binario, per il collegamento tra le valli Veny e Ferret
Courmayeur: mobilità verso le valli in funivia e in rotaia. Sarà Cassa Depositi e Prestiti a studiare la sostenibilità del Ropetaxi, la telecabina che da un certo punto dell’itinerario si stacca dal cavo e procede su binario, per il collegamento tra le valli Veny e Ferret.
L’accordo
Va in questa direzione l’accordo siglato oggi, martedì 28, a Courmayeur tra la Regione autonoma Valle d’Aosta, il Comune di Courmayeur e Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che consentirà di usufruire dei servizi di assistenza e consulenza prestati da CDP per l’approfondimento e la valutazione della sostenibilità dell’iniziativa Nuovo Trasporto Alpino, proposta dal Comune di Courmayeur per la realizzazione di nuovi collegamenti e infrastrutture di mobilità sostenibile sul territorio comunale finalizzate allo sviluppo turistico e la competitività.
«E’ un primo passo concreto per valutare la fattibilità di una proposta di studio su un progetto rivoluzionario per il trasporto urbano a 360° sulla località» spiega il sindaco di Courmayeur Roberto Rota che aggiunge: «L’obiettivo è di implementare l’offerta turistica della località, offrendo la possibilità di ammirare il Monte Bianco da quattro diversi punti di vista, riducendo quasi fino all’azzeramento il traffico nelle valli e consentire agli sciatori di partire da Courmayeur sci ai piedi per arrivare in Val Veny».
Lo studio
Lo studio, che sarà sviluppato partendo dall’ipotesi progettuale Nuovo Trasporto Alpino, si concentra su una rete di trasporto tramite impianti a derivazione funiviaria e su rotaia aerea con valenza turistica, urbana e sciistica, per un collegamento innovativo tra il capoluogo di Courmayeur, le valli laterali e il comprensorio sciistico, capace di salvaguardare il territorio attraverso soluzioni realizzabili e a basso impatto.
Lo studio commissionato da Ccs
L’investimento previsto era di circa 150 milioni di euro. L’ipotesi riguarda una rete di trasporto tramite impianti a derivazione funiviaria e su rotaia con valenza turistica, urbana e sciistica che collega, nella sua versione completa, il capoluogo di Courmayeur alle frazioni di Dolonne ed Entrèves e alle valli laterali Veny (località Zerotta) e Ferret (località Planpincieux).
Il tutto viene proposto come un trasporto pubblico locale, con un esercizio operativo 16 ore al giorno per 300 giorni all’anno.
Nel segmento Val Veny, è stato inoltre pensato come impianto di risalita al servizio del comprensorio sciistico di Courmayeur, andando a sostituire le esistenti funivia Val Veny e seggiovia Peindeint.
I costi comprendono 100 milioni per le linee del sistema ibrido fune auto motore Ropetaxi, 30 milioni per la realizzazione di 12 stazioni, magazzino veicoli, locali servizi e accessori, 20 milioni per la realizzazione di parcheggi presso il campo sportivo ed Entrèves e 5 milioni per dieci navette elettriche per il trasporto intra val Ferret e intra val Veny.
Lo studio era stato commissionato da Csc, società in house del comune, a Dimensione Ingenierie, e conteneva la presentazione della tipologia del Nuovo trasporto alpino, due soluzioni di business plan – in sinergia o meno con Skyway – oltre ai tracciati e alla descrizione.
La consulenza di Cdp consiste in un’analisi di pre-fattibilità e un’analisi di mercato. Il piano strategico di sviluppo identificherà per ogni fase di vita del progetto un cronoprogramma con una definizione del percorso critico e le strutture di governance necessarie. Cdp proporrà un project manager che dialogherà con Regione e comune di Courmayeur e coordinerà una squadra di specialisti, interni ed esterni.
I commenti
Il Presidente della Regione e Renzo Testolin e l’assessore ai Trasporti e mobilità sostenibile Luigi Bertschy evidenziano che «l’accordo attua quanto previsto dal Documento di economia e finanza regionale (DEFR) per il triennio 2024-2026 nel quale si prevede che nel settore degli impianti a fune vengano promosse misure differenziate a seconda della dimensione, della valenza locale, nazionale o internazionale dei comprensori sciistici, per lo sci di discesa e per il fondo, al fine di consentire a tutti una buona capacità di adattamento ai cambiamenti ambientali, economici e sociali in un’ottica di sostenibilità. A ciò si affianca l’opportunità di approfondire soluzioni innovative e replicabili di mobilità alternativa in ambiti montani come la realtà della Valdigne che sarà oggetto di analisi da parte di CDP».
Per Cassa Depositi e Prestiti, nel suo ruolo di Istituto Nazionale di Promozione, questo nuovo accordo «si inserisce in una più ampia strategia, individuata nel Piano strategico, che punta a rafforzare il rapporto con enti pubblici e amministrazioni locali al fine di realizzare progetti di sviluppo sostenibile, di ammodernamento delle infrastrutture di trasporto che abbiano effetti positivi per il territorio e le comunità locali. Un’attività che nel 2023 si è concretizzata con l’assistenza a 17 amministrazioni centrali titolari di investimenti nell’attuazione di oltre 90 linee di investimento del PNRR per un valore complessivo di circa 50 miliardi di euro, di cui tre miliardi gestiti direttamente da CDP».
(re.aostanews.it)