Aborto, Pd: «Da Pcp accuse pretestuose; con la risoluzione salvaguardata la 194»
Scrivono i dem «l’unica verità è che da ieri, con un voto maturo e consapevole del Consiglio Regionale, in Valle d’Aosta nessun soggetto del Terzo entrerà nei consultori»
Aborto, Pd: «Da Pcp accuse pretestuose; con la risoluzione salvaguardata la 194». Ma quale bandierina? L’unica verità è che da ieri, con un voto maturo e consapevole del Consiglio Regionale, in Valle d’Aosta il Governo regionale si è impegnato in una risoluzione a: «a mantenere l’attuale assetto organizzativo dei servizi dei consultori, che non prevede il coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità» puntualizza in una nota il Partito democratico.
Salvaguardia
Prosegue il comunicato: «Una scelta inequivocabile che ha un’unica finalità: salvaguardare la legge 194 e la libertà di scelta della donna, senza interferenze alcune. Non vogliamo che un tema di così grande rilevanza per i diritti delle donne sia strumentalizzato per acuire contrasti partitici. Come ha giustamente scritto nella nota del 22 maggio la Conferenza delle donne democratiche “Togliere alla donna il diritto ad autodeterminarsi sul proprio corpo e sulla propria vita riproduttiva è il fondamento di una visione politica e sociale ben precisa, che perpetua una cultura di sottomissione di stampo patriarcale”».
«Ed è questo contro cui l’attuale maggioranza si è opposta, acquisendo una risoluzione importante per tutte e tutti. Le donne democratiche hanno altresì richiesto che venissero presentati atti “per potenziare la rete dei consultori e non autorizzare l’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori”. Questo è stato votato e approvato dal Consiglio Regionale. Non possiamo che ritenerci soddisfatti.L’attacco nei confronti del Partito democratico è ormai diventato ridondante, portando avanti una politica distruttiva e raramente costruttiva. È arrivato il momento di superare personalismi e ripicche per rimettere al centro i diritti delle donne messi in discussione da questa destra reazionaria» conclude la nota.
(re.aostanews.it)